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Acqua potabile nei Paesi poveri,da Catania arriva un depuratore solare

Il dispositivo Sun4water non necessita di manutenzione per almeno 10 anni e si trasporta allʼinterno di una "valigia"

Un mini depuratore che trasforma l'acqua da contaminata in potabile grazie all'energia solare.

Si chiama Sun4water ed � il frutto di un progetto tutto italiano realizzato a Catania dalla onlus Sun4people, fondata da Andrea Cuomo, vicepresidente esecutivo di STMicroelectronics per l'Europa, l' Africa e il Medio Oriente. L'obiettivo � quello di garantire l'accesso alle risorse idriche alle popolazioni dei Paesi poveri e meno sviluppati. Il dispositivo pu� essere trasportato all'interno di una "valigia" e non necessita di manutenzione per almeno 10 anni.

Il dispositivo - La "macchina solare" � in grado di erogare acqua potabile per circa 50 persone al giorno, depurando in sicurezza fino a 20 litri con un'ora di sole. Il dispositivo comprende un pannello fotovoltaico, un generatore, una pompa e quattro filtri. Il costo si aggira intorno ai 500 euro. Dal progetto sono nati 75 prototipi distribuiti in quattro Paesi africani (Etiopia, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania), dove stanno registrando ottimi risultati. Il sistema permette inoltre di conservare l'acqua in eccesso per i giorni senza sole, proteggendone la purezza.

"L'idea � nata guardando le centinaia di pannelli solari prodotti 'prequalifica', cio� utilizzati per i test previsti per avere le certificazioni di legge, e accatastati in azienda a Catania", ha spiegato Andrea Cuomo. "Cos� abbiamo pensato di creare un macchinario semplice ed economico - ha aggiunto - tarato per le esigenze delle popolazioni che hanno penuria di acqua sicura e di elettricit� per dare una risposta a un problema drammatico".

Produzione di energia - "Accanto all'acqua potabile, ha spiegato Cuomo, "produciamo abbastanza elettricit� da permettere di caricare uno o due cellulari, mezzo di comunicazione fondamentale in zone isolate, e alcune lampadine da campo. Poi si pu� decidere di volta in volta l'impiego di un chilowattora prodotto, a seconda di quel che serve di pi� al momento, acqua o luce".