"Behrami? Aspetto ancora il bacio"
Tommasi a Tgcom su calcio e campioni
Gira voce che abbia una storia con Valon Behrami.
Ma Sara Tommasi, schedina di Simona Ventura, precisa che il laziale le piace ma che il rapporto è agli inizi. C'è stato un bacio? "Lo aspetto ancora". Un'avance? "E' timido". Un invito? "Solo una cena di gruppo". Una comune passione per il calcio? "Lo confesso, odio il pallone". La lectio brevis di Sara, laureata in economia alla Bocconi, non è incoraggiante.
L'impressione è che la schedina stia al calcio come Behrami sta ai bilanci di un'azienda. Insistiamo.
Almeno con Vieri e Galante ha avuto una relazione?
"Non ho mai avuto un flirt con nessuno dei due; sono state pubblicate solo delle foto da cui sono stati tagliate le facce degli altri partecipanti. La verità è che i calciatori non mi sono mai piaciuti particolarmente. Non seguo il calcio, mi annoia e non sono mai andata allo stadio".
Il suo ultimo fidanzato?
"Era imprenditore, ma è finita male. Ci siamo lasciati dopo Capodanno. Letale è stato un viaggio in Kenya in cui abbiamo capito che non eravamo fatti l'uno per l'altra".
Sembra che la 26enne soubrette di "Quelli che il calcio" sia stata precipitata come un meteorite sulla trasmissione. Invece, nonostante un 105 alla Bocconi grazie a una tesi sul caso Parmalat, nonostante legga Weber e voglia iscriversi, il prossimo anno, alla facoltà di scienze politiche ("tanto solo nove esami la separano dalla laurea in economia, che ci metto?" dice), insegue il sogno della tv caparbiamente, da quando ha 10 anni. E l'idea, puritana, che mostrare le curve al pubblico sia meno nobile che mostrare il cervello, non la sfiora neppure. Una cosa, per Sara, non esclude l'altra.
Dica la verità: passa più tempo a farsi le unghie o a leggere i giornali?
"Leggo il Corriere e Panorama. Il Sole 24 Ore mi annoia e lo evito. Nel resto del tempo curo il mio corpo. Unghie una volta a settimana; capelli tre volte a settimana; palestra tutti i giorni. E' comunque un lavoro impegnativo (ride)"
Il suo uomo ideale dovrà essere un esteta come lei?
"Dovrà essere bello, innanzitutto. In seconda battuta, dovrà saper smorzare la mia inquietudine. Non mi rilasso mai e questo non è sano".
E' un po' come Simona Ventura...
"Simona è una grande maestra e un modello da seguire per me. Ha forza e grinta".
Nessun difetto?
"Credo che il suo punto debole sia proprio il non sapersi rilassare mai. E' dura con gli altri e con se stessa, sia davanti che dietro le quinte".
In tv lei non parla. Se le dessero il microfono all'improvviso che cosa vorrebbe dire?
"Farei una figuraccia. Come ho detto non seguo il calcio; parlerei più volentieri di economia".
Saprebbe far ridere?
"Sono più seria che spiritosa. Sono stata abituata a essere sempre la prima della classe e la disciplina per me è fondamentale".
Saprebbe moderare un dibattito?
"Il mio sogno è condurre un programma come 'Porta a porta', ma ammetto che ora sarei in forte imbarazzo. Mi do tempo fino ai 32 anni per tirare le somme della mia vita. Se riescirò a sfondare bene, se no, cambierò strada".
Saprebbe buttarsi in politica?
"Mi piace lo spettacolo".
E i politici?
"Salvo solo Casini, anche se è più interessante per mia madre che per me"
Antonella Zugna