l'opposizione parla di "sonora bocciatura"

Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti chiede chiarimenti

La magistratura contabile solleva perplessità sulla delibera Cipess che ha dato il via libera all'opera. Il governo si impegna a fornire risposte, mentre l'opposizione parla di "sonora bocciatura"

24 Set 2025 - 17:05
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La Corte dei Conti ha chiesto "chiarimenti ed elementi informativi" sulla delibera del Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) che ha approvato il Ponte sullo Stretto, definendola una "ricognizione" più che una vera valutazione. La magistratura contabile ha inviato un documento alla Presidenza del Consiglio, evidenziando una presunta "mancanza di motivazione" e di "puntuale valutazione degli esiti istruttori".

I punti critici sollevati dalla Corte dei Conti

  Il documento della Corte dei Conti mette in discussione diversi aspetti chiave del processo decisionale:

Modalità di trasmissione degli atti: La Corte lamenta di aver ricevuto parte della documentazione tramite "condivisione di link" al sito della società Stretto di Messina, chiedendo chiarimenti su come il Ministero e il Comitato abbiano formalmente acquisito tali atti.

Piano economico e oneri: Viene segnalato un "disallineamento" tra l'importo certificato da KPMG (10,48 miliardi di euro) e quello approvato nel quadro economico (10,50 miliardi), richiedendo spiegazioni su questa discrepanza.

Stime di traffico: La Corte chiede dettagli sulla scelta della società di consulenza (TPlan Consulting) e sulla validità delle sue stime di traffico, poste a fondamento del piano economico.

Delibera IROPI: Vengono chiesti chiarimenti anche sulla validità della delibera del Consiglio dei ministri del 9 aprile 2025, che ha definito il Ponte un'opera di "interesse pubblico" per bypassare vincoli procedurali, un punto su cui anche la Commissione Europea ha chiesto lumi.

Le reazioni politiche

  Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli, ha minimizzato la situazione, definendole "normali interlocuzioni tra amministrazioni". Ha assicurato che nei prossimi giorni verranno fornite tutte le risposte richieste, con l'auspicio che non si verifichino rallentamenti nei lavori.

Di tutt'altro avviso Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha definito i rilievi della Corte dei Conti "gravissimi", ribadendo le sue critiche sul Ponte. Secondo Bonelli, i dati sui flussi di traffico sono "irrealistici", e l'opera presenta "gravi lacune economiche, ambientali e procedurali". Il deputato ha anche accusato la società Stretto di Messina di avergli negato l'accesso ai documenti, e ha chiesto alla premier Meloni di rendere pubblici tutti gli atti e di considerare una sostituzione del ministro Salvini.

Anche il Partito Democratico ha rilasciato una nota, firmata dal capogruppo Anthony Barbagallo e dal vicepresidente della commissione trasporti Andrea Casu, definendo l'azione della Corte dei Conti una "sonora bocciatura". Il Pd ha sottolineato che i rilievi non sono un semplice passaggio formale, ma "mettono in discussione l'impianto stesso del progetto". I parlamentari hanno annunciato l'intenzione di presentare interrogazioni parlamentari per chiedere al governo e al ministro Salvini di "spiegare al Paese cosa sta realmente accadendo".

La Corte dei Conti ha dato 20 giorni all'amministrazione per rispondere, dopodiché si riserva la facoltà di "decidere allo stato degli atti" o di consentire all'amministrazione di ritirare il provvedimento.

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