Ponte sullo Stretto, i benefici economici
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Il ministro: "Primo attraversamento nel 2032/33. Sarà il Ponte a campata unica più lungo al mondo. Si risparmieranno oltre due ore e mezza". L'Ue: "Valutazione ambientale in corso"
Il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, che comprende una articolata documentazione presentata dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti. A darne notizia è stato lo stesso ministero. "In termini di risparmio di tempo - ha spiegato il ministro Salvini - oggi i treni impiegano tra i 120 e 180 minuti, passeggeri e merci e si scenderà a 15 minuti". "Un risparmio che supererà le due ore e mezza", ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture. L'obiettivo dell'attraversamento nel 2032-2033 è quello che i tecnici prevedono".
"Sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. Una infrastruttura del genere è un acceleratore di sviluppo". Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini. Quest'ultimo ha anche ringraziato i ministri precedenti che hanno creduto al collegamento tra Calabria e Sicilia, citando Pietro Lunardi. Presente, tra gli altri, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"Questo non è un punto d'arrivo, ma di partenza, che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante, dopo qualche centinaio di riunioni a tutti i livelli. È un'emozione - ha spiegato Salvini - perché non si è mai arrivati all'approvazione del progetto definitivo con l'intera copertura economica garantita, con la condivisione dei territori, con le Regioni". "Sarà il Ponte a campata unica più lungo al mondo - ha ribadito - oggi il primato è turco, poi giapponese e poi cinese. Nel dettaglio tecnico ritengo che sarà un acceleratore di sviluppo, perché il Ponte sarà una parte della soluzione dei problemi del Mezzogiorno in Italia, se sarà ultimata l'Av in corso di progettazione da Salerno a Reggio Calabria".
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Salvini ha poi parlato della questione sicurezza e criminalità. "Il fronte della sicurezza e del contrasto alle infiltrazioni mafiose è un fronte fondamentale che ci vede schierati h24", ha detto il vicepremier. Per un'opera da 13,5 miliardi, "contrastare ogni qualsivoglia tentativo di infiltrazione sarà una nostra ragion d'essere. Con il ministero dell'interno si stanno adottando tutti protocolli come già per expo e le Olimpiadi: bisogna attenzionare tutta la filiera, perché sia impermeabile ai malintenzionati. Se si dovesse non fare il ponte perché ci sono mafia e 'ndrangheta allora non facciamo più niente", ha aggiunto.
"Sui territori cambia il mondo: faccio un esempio su tutti, ci sarà la metropolitana dello Stretto. Cioè il manufatto Ponte è meno della metà del costo complessivo di quello che è un restyling totale del fronte messinese e reggino. Ci saranno tre fermate sul fronte messinese, che collegheranno tutti i giorni studenti pendolari, lavoratori, ingegneri, turisti in metropolitana una sponda all'altra sponda", ha detto ancora il ministro.
"Ad oggi, al netto dell'adeguamento all'inflazione alla data di entrata in esercizio del ponte, si stima una tariffa base per le autovetture inferiore a 10 euro, con riduzioni significative per i viaggi frequenti". Lo si legge in una nota della società Stretto di Messina. "La puntuale definizione delle tariffe si avrà in prossimità dell'apertura al traffico del ponte", aggiunge la nota, in cui si precisa che l'ipotesi di piano tariffario è "sensibilmente inferiore agli attuali costi di attraversamento".
"La riunione odierna del Cipess segna una tappa fondamentale nell'azione di questo governo. Questo Comitato è chiamato oggi ad approvare il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, per avviare la costruzione di un'opera tanto imponente quanto all'avanguardia dal punto di vista tecnico e ingegneristico". Così Giorgia Meloni nel corso della riunione, sottolineando che "si tratta - è quasi superfluo dirlo - di un'opera strategica per lo sviluppo di tutta la nazione. Non è un'opera facile - ha sottolineato -, ma lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell'Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate".
Bruxelles sta "esaminando la documentazione ricevuta" dall'Italia l'11 giugno sul progetto del Ponte di Messina nel quadro della direttiva habitat, che tutela la biodiversità nei siti d'interesse Ue, "e valuterà a tempo debito se e come reagire". Lo riferisce un portavoce dell'esecutivo Ue. La notifica ricevuta a giugno, precisa, "include la valutazione d'incidenza" ambientale prevista dalla normativa, "i motivi imperativi d'interesse pubblico" che giustificherebbero l'opera e "le misure compensative proposte". Sul possibile inserimento del Ponte tra i progetti a doppio uso civile e militare, "la valutazione spetta a Roma".
Non mancano però voci critiche all'annuncio del Cipess. "Altro che giornata storica: oggi è una giornata triste per il Mezzogiorno e per tutto il Paese - ha spiegato Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati. - Il via libera del Cipess al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto rappresenta un colossale spreco di risorse pubbliche, un monumento all'inutilità e alla propaganda di Salvini. Un'opera vecchia, contestata, irrealizzabile nei tempi e nei modi raccontati, che cancella con un colpo di spugna le vere priorità del Sud: trasporti locali, ferrovie moderne, scuole sicure, sanità accessibile e infrastrutture sostenibili".
"Il ministro dei selfie oggi festeggia con emozione, mentre affossa ogni seria politica di riequilibrio territoriale. Parla di punto di partenza, ma l'unico punto certo è la distrazione di miliardi da opere davvero utili. Altro che sviluppo: ci troveremo con contenziosi, cantieri fantasma e promesse non mantenute. Il Partito Democratico continuerà a opporsi in tutte le sedi a questa scelta scellerata. La battaglia non è finita", ha aggiunto.
"Abbiamo sempre espresso una contrarietà a questo progetto definitivo approvato". Così il sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Camini, e i componenti della giunta comunale sulla decisione del Cipess. "Riteniamo - aggiungono - che la fase degli studi da noi richiesta doveva essere anticipata perché solo questo avrebbe dato alla comunità la serenità. C'è a rischio la sopravvivenza della città di Villa San Giovanni per un cantiere che impatta l'intero territorio comunale dividendolo in due parti, un cantiere rispetto al quale la città non è oggi preparata. La tutela della città viene prima di tutto".