Rispetto al 2024, tra il 15 giugno e il 15 luglio c’è stato il 20% di incendi in più. Fino ad ora sono andati in fumo 2829 ettari
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La Puglia va a fuoco. In un solo mese, dal 15 giugno al 15 luglio ci sono stati 979 incendi. Il 20% in più rispetto allo stesso periodo nel 2024.
Secondo i dati della Protezione Civile regionale, le province più colpite sono state Lecce (317 roghi), Foggia (152), Taranto (127), Bari (80), Barletta Andria Trani (56) e infine Brindisi (35). Per numero di ettari bruciati, la zona di Foggia è invece la più colpita, con un dato di 1609. In tutta la regione, dal primo giugno alla metà di luglio sono bruciati 2829 ettari.
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Sono state anche aperte diverse indagini, perché c’è il sospetto che parte di questi incendi sia di natura dolosa. Se da un lato, infatti, il cambiamento climatico peggiora il rischio roghi, con siccità e temperature sempre più alte, dall’altro non si può escludere che in alcuni casi ci sia di mezzo la mano dell’uomo.
Uno degli episodi più gravi risale allo scorso fine settimana. Un incendio ha distrutto oltre 800 ettari di vegetazione all’interno dell’oasi Lago Salso, una riserva naturalistica alla periferia della città di Manfredonia. Qui, sia in estate che in inverno, si trovano tantissime specie di uccelli, tra cui cicogne e fenicotteri. Secondo il presidente provinciale del WWF, sono stati bruciati tutti i nidi e sono morti moltissimi animali.
In generale, la situazione è resa ancora più difficile dalla carenza di personale dei Vigili del Fuoco che è stata segnalata in tutta la Puglia, con conseguenti ritardi negli interventi e difficoltà nella gestione delle emergenze.