Solo in Italia 487 vittime in più: 317 a Milano, 164 a Roma e 6 a Sassari
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I cambiamenti climatici hanno fatto triplicare i decessi per colpa delle ondate di calore nelle città europee negli ultimi giorni. Il questo quanto emerge dal primo studio dedicato ai decessi legati ai cambiamenti climatici durante le ondate di calore. Secondo l'analisi degli scienziati dell'Imperial college London e della London school of hygiene & tropical medicine, "i cambiamenti climatici causati dall'uomo hanno intensificato la recente ondata di calore europea e aumentato il numero di decessi".
Lo studio rivela che "circa 1.500 dei 2.300 decessi da calore stimati, cioè il 65%, sono il risultato del cambiamento climatico", che è stato "responsabile di 317 decessi in eccesso stimati a Milano, 286 a Barcellona, 235 a Parigi, 171 a Londra, 164 a Roma, 108 a Madrid, 96 ad Atene, 47 a Budapest, 31 a Zagabria, 21 a Francoforte, 21 a Lisbona e 6 a Sassari".
Secondo i ricercatori ciò significa che il probabile bilancio delle vittime del calore guidato dal cambiamento climatico in molte città europee è stato superiore ad altri recenti disastri, tra cui le inondazioni di Valencia del 2024 (224 morti) e le inondazioni del 2021 nel nord-ovest dell'Europa (243 morti). Le persone di 65 anni e oltre hanno rappresentato l'88% dei decessi legati al cambiamento climatico.
Immediato il commento di Greenpeace ai dati dello studio britannico. "Per mettere fine a questa crisi - è l'opinione di Federico Spadini -i governi devono abbandonare l'utilizzo dei combustibili fossili e imboccare davvero la strada della transizione alle fonti rinnovabili, e le grandi aziende del settore fossile devono iniziare a pagare per i danni che stanno causando con le loro emissioni fuori controllo".