Voglia di vacanza

Notriphobia: l'ansia di non avere viaggi in programma

È uno dei timori dell’età contemporanea: va a braccetto con la FOMO e con la paura di non godersi abbastanza la vita

23 Mag 2025 - 05:00
 © Istockphoto

© Istockphoto

La tarda primavera è il momento dell’anno in cui scatta l’ansia dei viaggi e delle vacanze: se non abbiamo ancora prenotato, la preoccupazione è quella di trovare una località che ci piaccia e che sia compatibile con il budget e con il periodo in cui desideriamo partire. Se abbiamo fatto la nostra scelta, invece, scattano i dubbi e le preoccupazioni sulla bontà della nostra decisione, specie se la confrontiamo con i progetti dei nostri amici e conoscenti. Il timore di non avere viaggi in programma o di non aver fatto la scelta giusta si chiama notriphobia ed è una delle ansie del mondo contemporaneo che, come spesso accade, trova cassa di risonanza soprattutto sui social media.

CHE COS'È LA NOTRIPHOBIA - Il termine deriva dalla fusione delle parole inglesi "no trip" (niente viaggio) e dal greco "phobia"  (paura): il neologismo indica dunque la paura intensa e persistente di non riuscire a programmare viaggi e vacanze, specie se ci si mette a confronto con amici e conoscenti.  La paura di non viaggiare assume diverse sfaccettature: al timore di non riuscire a organizzare un periodo di meritato riposo in cui recuperare le forze dopo un anno di lavoro si contrappone l’ansia di perdere l'occasione di fare una nuova esperienza, conoscere nuove persone e allacciare nuove relazioni. Insomma, più che la preoccupazione di non avere l’opportunità di riposarsi dopo un anno di lavoro c'è il timore di restare "fermi" nella propria vita senza poter socializzare, senza avere l'occasione di fare una nuova esperienza e senza riuscire a evadere dalla routine quotidiana. Non solo: il fatto di non viaggiare genera anche il timore di restare esclusi da un contesto culturale nel quale il viaggio è considerato come segno di successo e realizzazione. Si tratta di qualcosa di simile alla FOMO (Fear of missing out), ovvero l’ansia di perdere un'occasione di divertimento, di incontro e di socialità dalla quale possono derivare vantaggi importanti. Insomma, la vacanza è considerata un fatto di estrema importanza e il fatto di non avere nulla in programma può generare insoddisfazione e stress.

LE CAUSE DELLA PAURA DI NON VIAGGIARE – Alla base dell’ansia da “no trip” possono esserci cause diverse. Secondo gli psicologi, giocano una parte importante una bassa autostima, l’insoddisfazione per la propria situazione di vita e il desiderio di evadere da essa, oppure la smania di dimostrare a se stessi, prima ancora che agli altri, di essere attivi, sempre in movimento, curiosi e capaci di sbrigarsela in ogni genere di situazione. La notriphobia si alimenta del confronto con le situazioni vissute da altri e sbandierate, ad esempio, sulle piattaforme social: basta scorrere il proprio feed per avere la sensazione che tutti viaggino in continuazione, visitando posti meravigliosi ai quattro angoli del mondo, mentre noi siamo i soli a non muoverci di casa o a doverci accontentare di una pausa di pochi giorni a breve distanza da casa. Questo confronto continuo genera un profondo senso di frustrazione e di ansia, come se viaggiare fosse l’unica fonte di benessere e di divertimento nella vita.

COME COMBATTERE LA NOTIPHOBIA – L’ansia di non viaggiare ha le caratteristiche di molte fobie contemporanee e si alimenta dall’incapacità di cogliere gli inganni della dimensione virtuale, spesso parziale, viziata e non corrispondente alla realtà. Certo, in molti casi si desidera partire per le vacanze proprio per “disconnettersi”, allontanarsi da tutto e da tutti, per rigenerare la mente e ricaricare le batterie. Questo è un modo sano di desiderare il viaggio e l’eventualità di non poter soddisfare la propria aspirazione può generare dispiacere e irritazione. In situazioni di questo genere, però, ci possiamo consolare pensando che in fondo si tratta solo di rimandare e che la nostra rinuncia è dettata da ottime ragioni. Quando invece il desiderio di vacanza è dettato dal desiderio di sfuggire alle proprie frustrazioni e a una vita che consideriamo insoddisfacente, non trarremo nessun beneficio dal viaggio e al ritorno ci troveremo alle prese con lo stesso malcontento. Vediamo allora che cosa possiamo fare per sfuggire alla notriphobia e goderci davvero la nostra meritata vacanza, lunga o breve che sia:

- Esaminiamo il motivo che ci spinge a voler partire a tutti i costi: focalizziamo l’attenzione sul fatto che viaggiare è solo uno dei modi possibili per socializzare e fare nuove esperienze

- Concentriamoci su quello che possiamo fare qui e adesso, impegniamoci per entrare in contatto con nuovi gruppi di persone e per fare nuove esperienze che possano arricchirci anche senza allontanarci da casa.

- Teniamo un diario in cui annotare esperienze e nuovi contatti di ogni viaggio, Scorrendo le annotazioni in sequenza potremmo accorgerci di aver viaggiato molto più di quanto non ci sembri a memoria. Il diario può anche aiutarci ad apprezzare le esperienze già vissute e aiutarci a controllare l'ansia di dover cercare sempre qualcosa di nuovo.

- Limitiamo l’uso dei social network o siamo più consapevoli dell'utilizzo che se ne fa, per evitare confronti inutili, dannosi e visioni distorte della realtà presentate su queste piattaforme.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri