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Meteoropatia: che cos'è la tristezza da cattivo tempo

Perché il sole e la pioggia influiscono anche sensibilmente sul nostro umore

Meteoropatia: che cos'è la tristezza da cattivo tempo - foto 1
Istockphoto

Oggi, 23 settembre, inizia l’autunno astronomico: per la precisione l’equinozio di quest’anno si è verificato alle 3.03 di questa notte.

In questa giornata, cioè, le ore di luce sono esattamente pari a quelle di buio, segnando la fine della stagione estiva e l’inizio di quella autunnale. In questa fase di passaggio tra il caldo e il freddo, il meteo può continuare a regalarci giornate soleggiate, ma anche alternare momenti di clima più instabile e piovoso. In questo periodo le persone sensibili possono andare soggette ad alcuni disturbi come insonnia, mal di testa, sonnolenza e soprattutto malinconia, soprattutto nelle giornate grige e piovose, tanto che si parla di meteoropatia, indicando appunto la maggior propensione all’allegria nelle giornate soleggiate e alla tristezza in quelle più cupe e uggiose. Perché succede questo e certi soggetti ne soffrono più di altri?

AIUTO, HO MAL DI TEMPO! – La meteoropatia è appunto il complesso di disturbi fisici e psicologici associati ai cambiamenti del meteo, del clima e della stagione. I raggi solari hanno una considerevole capacità di influire sul nostro umore, liberando endorfine e altri ormoni del benessere: è quindi facile da capire che, in loro assenza, tendiamo a sentirci più tristi e malinconici. Ma non si tratta solo di questo: tutto il nostro organismo funziona come una sorta di barometro naturale che reagisce ai cambiamenti di temperatura, umidità, vento, pressione atmosferica e precipitazioni già prima che si verifichino. Gli eventi meteorologici sono infatti associati a turbolenze elettriche e di ionizzazione che possono essere avvertite dall’organismo, specie se il cambiamento avviene in modo improvviso. 

 

I SINTOMI - I principali sintomi della meteoropatia sono mal di testa, alterazioni del tono dell'umore come irritabilità, malinconia, nervosismo, senso di stanchezza, sonnolenza, difficoltà a concentrarsi: oltre a questi malesseri possono comparire anche palpitazioni, dolore alle articolazioni e a vecchie ferite, persino mal di stomaco. Di solito, i sintomi che costituiscono la sindrome meteoropatica si manifestano prima che avvenga il cambiamento climatico, all'incirca 48-72 ore prima, e si esauriscono, o migliorano, man mano che il tempo si stabilizza. 

 

PERCHÉ SUCCEDE TUTTO CIÒ? - Anche se il problema è allo studio da molto tempo, la scienza non è arrivata ancora a stabilire una serie di cause precise, né a capire perché certe persone vadano più soggette di altre al mal di tempo.  Una delle ipotesi collega la meteoropatia all’attività del sistema neurovegetativo e al funzionamento di alcune ghiandole endocrine, tra cui la tiroide, l’ipotalamo e l’ipofisi, dalle quali dipende la produzione di alcuni ormoni del benessere e dello stress.  Al centro di tutto, comunque, sta il minor numero di ore di luce solare a disposizione, dato l’accorciarsi delle giornate e al grigiore che caratterista le giornate di tempo perturbato. In condizioni normali, quando il cervello riceve dalla periferia questi segnali di malessere, invia alle ghiandole competenti l’ordine di ripristinare lo stato di equilibrio e tutto si risolve nel giro di poco tempo. Nel soggetto meteoropatico, invece, il sistema nervoso centrale e le ghiandole endocrine rispondono troppo o troppo poco alle sollecitazioni portate dal cambio di clima, scatenando i ben noti disturbi. 

 

COME FRONTEGGIARE LA SINDROME METEOROPATICA - Di solito il “mal di tempo”, a meno che non sia l’occasione in cui si riacutizza una malattia pregressa (di competenza del medico o dello specialista), non è una malattia e non richiede una terapia. Si può assumere un blando antidolorifico per curare, ad esempio, un mal di testa molto insistente; per il resto basta aspettare che il tempo si assesti per veder migliorare la situazione. Se il problema è la tristezza legata alla brutta stagione, possiamo cercare di rendere più accogliente la casa e gli ambienti nei quali, per forza di cose, siamo costretti a soggiornare più a lungo. Possiamo anche ornare il nostro salotto con qualche pianta dalla fioritura invernale, per creare un po’ di colore, e dedicarci ad attività piacevoli e interessanti che ci facciamo trascorrere il tempo in modo soddisfacente. Un po’ di attività fisica è sempre utile perché il movimento libera endorfine, ormoni del buon umore. 

 

FACCIAMO LUCE – Dato che il nostro orologio biologico è governato dalla luce, cerchiamo di esporci il più possibile all’illuminazione diurna. Esistono anche speciali lampade capaci di generare una luce di una lunghezza d’onda particolare, utilizzate per una vera e propria light therapy, una terapia naturale e adatta a tutti.  bollette permettendo, si può sempre provare. 
 

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