Tra skincare, dieta, filler e mandibole scolpite, sempre più adolescenti si lasciano sedurre dal culto del miglioramento estetico a ogni costo. Ma quando la cura di sé smette di essere benessere e diventa dannosa?
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"Hai mai sentito parlare di Looksmaxxing?" Se tuo figlio adolescente passa ore davanti allo specchio, fa skincare come un'estetista coreana, segue una dieta proteica più rigida di quella di un bodybuilder e ti chiede 25 euro per comprare una gomma da masticare che promette di scolpire la mandibola, non sta impazzendo. Sta solo seguendo l'ultima ossessione virale che ha invaso TikTok e YouTube: il Looksmaxxing, ovvero l'arte di diventare l'uomo "perfetto".
Dietro questo nome da videogioco si nasconde un fenomeno reale, diventato virale su TikTok, dove spopolano tutorial su come migliorare i tratti del viso, sviluppare muscolatura e diventare più belli in generale. Diffusissimo tra i ragazzi dai 14 ai 25 anni, è un mix di cura del corpo, insicurezze estetiche, pressioni sociali e algoritmi. Una cultura del "miglioramento fisico" che può sembrare innocua ma che, in molti casi, sfocia in fissazioni, interventi estetici estremi e una costante sensazione di non essere mai "abbastanza". Quello che nasce come un gioco da "glow-up" - ovvero il miglioramento estetico post adolescenziale - può, però, trasformarsi in una corsa all'auto-perfezione che, sotto la superficie lucida e patinata dei social, nasconde un sottobosco di insicurezze, ossessioni e derive estreme.
La parola looksmaxxing nasce dalla fusione tra "looks" (aspetto) e "maxxing" (massimizzare). In pratica, significa fare tutto il possibile per diventare più belli. Non solo andare in palestra o mangiare sano: chi abbraccia davvero questa filosofia si immerge in una routine quotidiana fatta di retinoidi, integratori, tagli di capelli strategici, filler facciali e tecniche virali come il mewing (spingere la lingua contro il palato per accentuare zigomi e mandibola). Il tutto condito da un'estetica da videogioco, in cui il corpo è trattato come un avatar da potenziare, trucchetto dopo trucchetto.
In fondo, il looksmaxxing è un'estensione del linguaggio dei videogiochi. Solo che al posto della forza o dell'agilità, qui si parla di simmetria del viso, altezza ideale (tra 1,85 e 1,93 cm), occhi a mandorla, pelle senza imperfezioni, acconciatura degna degli attori di Hollywood. Insomma, un uomo come Jason Momoa, con la mandibola di Robert Pattinson e i pettorali scolpiti. A 17 anni. Siamo di fronte a una nuova frontiera della cura personale o a un fenomeno che amplifica l'insicurezza giovanile? Ed è qui che entrano in gioco i genitori. Quando un figlio inizia a prendersi cura del proprio corpo, fa sport e si mette la crema solare, non c'è nulla di cui preoccuparsi. Ma se la cura diventa maniacale, se si passa ore davanti allo specchio a studiare la simmetria del volto, se la dieta diventa ossessiva, allora è il momento di intervenire.
Sotto la superficie del softmaxxing - la versione light fatta di beauty routine e fitness - si nasconde il hardmaxxing: digiuni estremi, uso di steroidi, filler, rinoplastiche e in alcuni casi chirurgia facciale per "correggere" difetti inesistenti. E tutto inizia sempre da una domanda innocente: "Come essere più sexy?". Da sempre gli uomini inseguono il mito della mascella pronunciata, che fa parte dell'ideale di bellezza maschile occidentale dall'intramontabile Marlon Brando, ma negli ultimi anni è diventata per qualcuno un'ossessione che muove business, prodotti di skincare e anche bisturi.
Molto spesso a queste tecniche si interessano anche ragazzi molto giovani, che cercano risposte alle insicurezze tipiche degli anni dell'adolescenza o semplicemente si trovano davanti video che ne parlano, proposti loro dagli algoritmi delle varie piattaforme social, dove impazzano clip che spiegano come scolpire il viso masticando o facendo mewing per ore sino ad arrivare a proporre veri e propri interventi invasivi. Da un lato ci sono chewing gum ultra-duri venduti a peso d'oro (25 euro per 100 grammi), dall'altro filler mandibolari e operazioni chirurgiche invasive che separano mascella e mento per poi riposizionarli in modo più "virile". E gli adolescenti guardano, si confrontano ed escono sconfitti davanti a un modello di perfezione irraggiungibile.
Alla fine, quello che il looksmaxxing mostra è che anche gli uomini stanno attraversando un cambio di paradigma: si guarda il proprio riflesso con più attenzione, si cercano risposte tra i tutorial, si esplorano nuove forme di cura di sé. I confini tra benessere e insicurezza diventano sempre più sfumati, amplificati da un concetto di bellezza irrealistica che un algoritmo sceglie di mostrarci ogni giorno.