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Galateo: quali cibi si possono mangiare con le mani

Dal pane ai frutti di mare: ecco come comportarsi quando ci si trova in compagnia o a una tavola elegante

Galateo: quali cibi si possono mangiare con le mani  - foto 1
Istockphoto

Il galateo ci insegna che a tavola il cibo va portato alla bocca utilizzando coltello e forchetta.

Ci sono però alcune eccezioni nelle quali è consentito, anzi è norma, servirsi delle mani, anche nelle occasioni formali. Occorre però sempre seguire alcune regole che è bene conoscere per evitare brutte figure e per evitare di sentirsi a disagio.

PERCHÉ SI USANO LE POSATE – L’utilizzo delle posate a tavola è una consuetudine relativamente recente. Fino al Settecento, sia tra le persone del popolo che nei ceti più elevati, era consuetudine mangiare con le mani, utilizzando solo il coltello per tagliare le carni e il cucchiaio per portare alla bocca i liquidi. Le posate sono state introdotte con il diffondersi delle idee dell’Illuminismo, con la nascita dei salotti eleganti e l’attenzione per le buone maniere: la società del tempo avvertiva infatti la necessità di sottolineare una certa distanza tra il cibo e la bocca, per differenziare il rapporto che l’uomo ha con il cibo rispetto all’atto di nutrirsi tipico degli animali. Non c’era invece una particolare sensibilità al tema dell’igiene.  L’utilizzo delle mani però, ha continuato ad essere considerato accettabile in alcuni casi anche negli ambienti più altolocati e lo è ancora oggi. 


IL PANE: NON SI TOCCA CON LE POSATE Il pane merita un capitolo a sé: è l’unico alimento che non va toccato con le posate: si porta in tavola già tagliato: si mangia staccando un bocconcino con le dita e portandolo alla bocca nello stesso modo. Lo stesso vale per i grissini, i crakers e i lievitati. 

LA PIZZA – Trattandosi di un lievitato, valgono più o meno le stesse regole del pane.  Possiamo mangiarla con le mani, ricordando che si tratta pur sempre di uno street food e che in origine si mangiava dopo aver ripiegato il disco in quattro. Oggi vale una certa elasticità: possiamo tagliare il disco in quarti, afferrarla per la costa e mangiarla, oppure, se preferiamo e ci pare più comodo, possiamo tagliarla e mangiarla con coltello e forchetta. 


COUS COUS, TACOS, KEBAB, CURRY INDIANO E ALTRI CIBI ETNICI – I piatti che venivano posti centro alla tavola per essere condivisi, come appunto il cous cous o il curry, erano per tradizione mangiati con le mani e la tradizione resta ancora oggi nei Paesi di origine, ma anche in Occidente: unica regola è utilizzare la mano destra, sia per raccogliere una pallina di cibo dal piatto comune che per mangiare, facendo attenzione al fatto che servirsi della sinistra è considerato un gesto di poco rispetto. Per noi europei sembra innaturale il gesto di attingere direttamente dal piatto comune, tanto che nei ristoranti è prassi comune accompagnare il piatto centrale con una posata per servirsi e mangiare poi dal proprio piatto, con cucchiaio o forchetta. Tacos e falafel, invece, sono più simili ai nostri tramezzini, per cui il gesto di prenderli con le mani viene abbastanza spontaneo. 

OSTRICHE E FRUTTI DI MARE – Anche le ostriche e, se non si può fare diversamente, anche vongole e cozze si possono prendere con le mani per estrarre il mollusco. Le conchiglie vanno scartate con la sinistra e lasciate a lato del piatto, sempre a sinistra, oppure nell’apposito piatto. Per questo motivo sono di solito fornite le apposite salviettine per pulire le dita, spesso aromatizzate al limone.


COSTINE E COSTOLETTE DI MAIALE – Spolparle con coltello e forchetta è praticamente impossibile: l’uso delle mani è ammesso, ma cercando di agire con delicatezza. Con il pollo, invece, si devono usare le posate, con pazienza e senza fretta. 


FINGER FOOD – Si prelevano dal piatto di portata con le apposite posate e si appoggiano su un piattino o su un tovagliolo di carta, poi si mangiano con le mani, come vuole il loro nome.  Via libera alle mani anche con il formaggio grana, che deve essere servito già tagliato in piccoli pezzetti.


LA FRUTTA – I piccoli frutti, come le ciliegie, il ribes o i chicchi d‘uva, si mangiano con le mani. Le ciliegie si afferrano per il picciolo con la mano destra e si depone il nocciolo nel cavo del pugno sinistro, facendolo poi scivolare nel piattino. I chicchi d’uva si staccano a uno ad uno dal grappolo, tenuto con la mano sinistra, e si portano alla bocca con la destra. I semi seguono le stese regole dei noccioli. Se invece i frutti sono serviti in una coppetta, insieme alla macedonia, si mangiano con il cucchiaino. Tutta l’altra frutta richiede l’uso delle posate, compresa la mela e la banana: di quest’ultima si incide la buccia con il coltello e si estrae il frutto tagliandolo a pezzetti. 


I DOLCETTI – Possiamo prendere con le mani la piccola pasticceria e i mignons: si prendono con la mano destra insieme alla loro coroncina di carta, che viene poi lasciata nel piattino o poggiato su un tovagliolino di carta a lato del piatto. 
 

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