Un fenomeno fisiologico, tipico della mezza stagione, da affrontare con uno stile di vita sano e con qualche accorgimento
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La primavera e il graduale passaggio alle temperature estive possono essere un periodo in cui avvertiamo un particolare senso di stanchezza che può rendere più difficili le nostre giornate. La difficoltà a prendere sonno la sera, la sonnolenza durante la giornata, l’irritabilità e la difficoltà nel concentrarsi sono particolarmente frequenti in occasione dei cambi di stagione, sia quando si passa dall’inverno alla primavera, ma anche nel momento in cui arrivano le prime giornate di caldo di inizio estate. Il mese di maggio può essere particolarmente critico, con la sua tipica alternanza di giornate fresche ad altre più afose: questi passaggi continui possono mettere alla prova l’organismo, il quale manifesta il suo disagio con sintomi che nell’insieme vengono spesso definiti “mal di primavera”. I primi a farne le spese sono gli studenti, alle prese con l’ultima delicata fase dell’anno scolastico, ma anche gli adulti ne sono colpiti. E se poi soffriamo di allergie, la necessità di assumere antistaminici può aumentare il senso di sonnolenza.
IL “MAL DI PRIMAVERA” – La stanchezza di primavera non è una patologia, ma ha un nome scientifico: si chiama “astenia primaverile”. Il termine deriva dalla parola greca “asthenes”, che significa "senza forza" e ben descrive lo stato di spossatezza che si prova, ad esempio, durante la convalescenza da una malattia o, in questo caso, per effetto del cambio di stagione. Diversi studi hanno ormai dimostrato che esiste una correlazione tra la temperatura esterna, le ore di luce a disposizione, l’escursione termica e il nostro umore e la nostra energia. Sono particolarmente soggetti a disturbi le persone che soffrono di meteoropatia, ma in una certa misura ne risentiamo tutti o quasi. Il senso di stanchezza e la difficoltà nel conservare la concentrazione necessaria a sostenere i consueti ritmi di lavoro e di studio dipendono di solito da due cause: il primo sta nell’aumento delle temperature e nelle variazioni di pressione atmosferica, tipiche del passaggio di stagione, che possono influenzare il ritmo circadiano e la produzione di ormoni, a cominciare da quella di melatonina, la sostanza che regola i ritmi di sonno-veglia. Il secondo è proprio l’alterazione dell’equilibrio del sonno: con i primi caldi si dorme meno, il riposo è spesso di qualità inferiore e da questo consegue minore energia a disposizione durante la giornata. A tutto questo si assomma il surplus di stress del quale risentono le persone che, proprio in questo periodo dell’anno, sono sottoposte a un impegno particolarmente elevato, a cominciare dagli studenti, ma anche da chi svolge professioni in cui la fine della primavera comporta scadenze o carichi di lavoro particolarmente intensi: tutte queste categorie di soggetti dovrebbero tener conto del loro possibile “mal di primavera” e cercare di pianificare il più possibile il carico di impegni in modo da potersi concedere qualche momento di pausa in cui riposare.
LE ALLERGIE - La presenza di pollini nell'aria, soprattutto durante la fioritura, può scatenare reazioni allergiche che causano sintomi come starnuti, congestione nasale, prurito, mal di testa e stanchezza. Come è noto, la sintomatologia è provocata da un allergene, una particella che di solito è innocua per l’organismo umano ma che, in alcune persone, provoca una risposta del sistema immunitario anche di notevole intensità: le cellule preposte alla difesa dell'organismo attaccano i tessuti che vengono a contatto con l’allergene, a cominciare dalle vie respiratorie come naso, bocca, gola e tutte le strutture vicine (occhi e seni paranasali). Ne consegue l'aumento della produzione di muco e della lacrimazione; a volte possono essere presenti anche reazioni più gravi come reazioni cutanee, asma e difficoltà respiratorie. Le persone che soffrono di allergia riferiscono spesso la tendenza a sentirsi molto stanche e spossate durante il corso della giornata: questa "stanchezza da allergia" non è di solito una conseguenza diretta dell’allergia stessa, ma è frutto del “contraccolpo” provocato dai sintomi. Ad esempio, gli allergici spesso dormono male a causa delle vie respiratorie intasate, o si svegliano più volte nella notte a causa di starnuti, prurito o irritazione agli occhi. La conseguenza del cattivo riposo è l'aumento della stanchezza diurna. A questa si somma la sonnolenza che può derivare dall'assunzione di farmaci antistaminici. La stanchezza fisica può poi sommarsi a quella mentale: chi è allergico prova spesso un senso di frustrazione e malumore, causato da un problema che spesso non dà tregua per giorni e che può ripercuotersi sulle prestazioni lavorative, ma anche sulla vita sociale e sul benessere psicofisico in generale.
COME COMBATTERE LA STANCHEZZA DI PRIMAVERA – Il “mal di primavera” non è una patologia, ma purtroppo non esiste una cura per contrastarlo. Si possono però mettere in atto alcuni accorgimenti che permettono di controllare i disturbi. Il modo migliore per affrontarlo è uno stile di vita sano, che preveda una dieta equilibrata, il giusto riposo e, per i soggetti allergici, tutto ciò che può evitare il contatto con le sostanze allergizzanti o attenuare le reazioni. La prima cosa da fare, in ogni caso, è proteggere il riposo, con una buona igiene del sonno e concedendosi il tempo necessario a rilassarsi e recuperare le energie. Può essere utile una sana attività fisica, da praticare in modo regolare e moderato, anche con semplici passeggiate o con workout di intensità moderata, per liberare endorfine e migliorare il tono dell’umore. Sono d’aiuto anche le attività rilassanti, come lo yoga, la lettura, l’ascolto della musica.
- L’alimentazione - Mangiare in modo sano, privilegiando la frutta, la verdura, i cereali integrali e le proteine nobili è indispensabile per avere a disposizione l'energia di cui l'organismo ha bisogno. Meglio evitare le preparazioni troppo elaborate che richiedono una lunga digestione, fonte di ulteriore sonnolenza nel primo pomeriggio. Ricordiamoci di idratarci a sufficienza, soprattutto nella prime giornate calde, quando l’organismo deve fare un surplus di lavoro per conservare la propria temperatura.
- Integratori – Se il senso di stanchezza persiste e si avverte il bisogno di un aiuto in più, si può ricorrere al consiglio del medico e farsi prescrivere integratori di vitamine, in particolare B, D e C per sostenere il sistema immunitario e la produzione di energia, oppure di aminoacidi come la creatina, utili per migliorare la resistenza fisica. Allo stesso modo, per favorire il buon riposo, possono essere utili tisane rilassanti a base di camomilla, tiglio o valeriana.
- I soggetti allergici possono consultare un meteo-polline, diramato da numerose app gratuite, per scoprire in quale momento gli allergeni sono presenti con particolare concentrazione in un determinato luogo, in base alla fase di fioritura, alla presenza di vento o alla previsione di pioggia.