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Malessere di primavera: si combatte così

Le strategie per goderci al meglio la stagione del bel tempo e del risveglio della natura

Alzi la mano chi non l'ha mai sperimentato in prima persona: la primavera con le sue prime giornate tiepide porta con sé qualche fastidio, dalla stanchezza del primo mattino alla difficoltà di concentrazione, dal mal di testa a una maggiore irritabilità.

Sono malesseri comini, che colpiscono circa l'85 per cento degli italiani tra i 18 e i 70 anni, un esercito di circa 35 milioni di persone. E' la cosiddetta “sindrome da cambio di stagione” che ritorna puntuale ogni anno con disturbi fisici e psicologici. Ne soffrono di più le donne tra i 35 e i 54 anni, una fascia di età in cui il malessere è accusato da oltre il 90 per cento della popolazione.

Sono questi alcuni dati che emergono da un'indagine realizzata dall'Osservatorio Doxa-AIDEPI su un campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana di 1000 persone. I sintomi più comuni sono stanchezza e spossatezza (di cui si lamentano rispettivamente il 64 e il 52%), insonnia, che colpisce il 38% degli intervistati, e irritabilità (30% delle risposte). Quest'ultimo disturbo colpisce soprattutto i più giovani, mentre le donne dichiarano di soffrire di ansia con un dato (25%) leggermente superiore alla media generale (21%) .

Fin qui i numeri. Ma che si può fare per combattere questi malesseri che, pur non essendo di per sé una malattia, possono creare un certo disagio? Le strategie sono soprattutto due: trascorrere la maggior quantità di tempo possibile all'aria aperta e alimentarsi in modo corretto ed equilibrato.

La causa del “mal di primavera” sta nell'instabilità del clima tipica del cambio di stagione. Gli sbalzi di temperatura, il rialzo termico improvviso, la maggiore quantità di luce portata anche dall'ora legale, sono tutti fenomeni che influiscono sui nostri ritmi circadiani e che contribuiscono a sfasare il nostro orologio interiore. Da qui deriva la tendenza all'insonnia, l'irritabilità e la mancanza di lucidità mentale. Per questo è importante, come primo passo, assicurarsi di riposare a sufficienza. Molto dipende da una buona organizzazione: cerchiamo di concentrare gli sforzi nelle giornate o negli orari in cui ci sentiamo più energici e concediamoci un ritmo più rilassato che assecondi il bisogno di riposo quando ci sentiamo stanchi e svogliati. Evitiamo dunque di affollare eccessivamente la nostra agenda di impegni, rinunciando a qualche attività o rimandandola ad altro momento.

Uno spazio da non tagliare è però quello riservato allo sport e al movimento fisico: l'allenamento in palestra o, meglio ancora, all'aria aperta è il nostro migliore alleato contro il “mal di primavera”. L'attività fisica libera endorfine e serotonina, toccasana per l'umore, combatte lo stress e ci regala quella sana stanchezza che predispone a un buon sonno notturno. Unica accortezza da mettere in atto è scegliere l'orario giusto per il nostro allenamento, evitando le ore serali che precedono il riposo. La palestra non ci diverte? Basta una passeggiata quotidiana di mezz'ora per ricavarne molti benefici: l'unica regola è camminare a passo sostenuto e senza fermarsi: in pratica dobbiamo ritrovarci un po' sudati e con la sensazione che il cuore abbia accelerato i battiti.

E' importante anche seguire una sana e corretta alimentazione. Il primo passo sta nell'aprire la giornata con una buona prima colazione, a base di latte o yogurt, cereali, una fetta di pane casereccio con un velo di marmellata senza zucchero, frutta. La primavera è anche il momento ideale per depurare il fisico dopo il “letargo” invernale, seguendo per qualche giorno un regime detox e ripristinando una adeguata idratazione. L'ideale è bere due litri di acqua al giorno, magari con l'aggiunta di un po' di suco di limone, o consumare del tè verde e qualche tisana depurativa. Utili sono anche gli alimenti ricchi di Omega 3, ad esempio il pesce azzurro, e di magnesio (cerali integrali, legumi, frutta secca e germogli di soia), mentre sono da evitare gli intingoli, le preparazioni troppo ricche ed elaborate, gli zuccheri raffinati.

Un aiuto può venire anche dalla medicina naturale, sfruttando le virtù terapeutiche delle cosiddette “piante adattogene”, che aiutano cioè il nostro organismo ad abituarsi alle condizioni esterne. Una di queste è il ginseng, che ha proprietà stimolanti simili a quelli del caffè (ma attenzione: non è adatto a chi soffre di insonnia); ottima anche la radice di rodiola, che migliora la resistenza alla fatica, le prestazioni fisiche e i aiuta quando ci sentiamo stanchi e abbattuti.

Infine, troviamo il tempo per dedicarci un po' a noi stessi e alle attività che ci regalano soddisfazione e buon umore. Riserviamoci un momento nella giornata, o almeno nella settimana, per una pausa di benessere, per un hobby, per frequentare una persona a cui siamo affezionati e che ci regala buon umore. In fondo, la primavera è una stagione di rinascita e di risveglio alla vita: non ci resta che godercela il più possibile.