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Dieta: è possibile perdere peso nei “punti critici”?

Il dimagrimento coinvolge tutto l’organismo, ma il corpo con alcuni accorgimenti si può modellare

Istockphoto

Sarebbe il sogno di tutte: seguire una dieta che faccia dimagrire solo “dove serve”, ovvero solo sulla pancia, oppure sui fianchi o che ci snellisca le gambe, lasciando il resto così com’è.

Invece, anche se il nostro regime ha successo, ci troviamo magari smagrite in viso, o con il seno svuotato e con le solite rotondità appena scalfite. Perché succede questo e come si può rimediare?

I PUNTI CRITICI – Diciamo subito che, purtroppo, non esiste una dieta capace di farci perdere peso solo sulla pancia, o sui fianchi, o sulle cosce. Quando ci mettiamo a dieta, di solito l’organismo elimina prima i liquidi in eccesso: per questo nella prima fase del regime dietetico, si perdono chili abbastanza velocemente. Poi, in mancanza di altra energia, cominciano ad essere attaccati i depositi di grasso. I “cuscinetti” vengono però consumati in modo generalizzato in tutto il corpo, secondo un meccanismo che non possiamo controllar: . è possibile quindi che occorra molta pazienza prima di vedere scendere i centimetri nei punti che ci premono di più. Se non esiste un metodo per dimagrire in modo localizzato, sono noti, invece, alcuni meccanismi che portano ad accumulare il grasso in certi punti particolari. Le cause in questo caso sono innanzi tutto genetiche: le donne, ad esempio, tendono ad arrotondarsi sui fianchi e sulle cosce e, quando si avvicina la menopausa, a mettere su una pancetta arrotondata, secondo la conformazione definita ginoide o a pera. Gli uomini, al contrario, si impinguano nella regione addominale, assumendo la conformazione androide a mela. La distribuzione del grasso è fortemente influenzata dai meccanismi ormonali e quindi varia in modo importante da persona a persona. 

 

LA CELLULITE – È una nemica che moltissime donne conoscono, comprese le ragazze giovani e snelle. La cellulite non se ne va con una semplice dieta, ma deve essere attaccata su più fronti, tra cui una alimentazione sana e mantenga normopeso, accompagnata da attività di tonificazione che migliorino il microcircolo locale, massaggi e uso di prodotti specifici. Anche la buccia d’arancia ha spesso origini ormonali e per questo è così difficile da combattere. Con pazienza e determinazione si possono però raggiungere buoni risultati, assottigliando di preziosi centimetri proprio le aree che ci premono di più.

 

IL GONFIORE ADDOMINALE – La pancia è uno dei distretti del corpo che ci premono di più: avere un ventre piatto e tonico è una delle ambizioni che, soprattutto d’estate, ci spingono a metterci a stecchetto. Attenzione però a non confondere il grasso con il gonfiore addominale: la presenza di aria nell’apparato digerente (stomaco e intestino) ingrossa l’addome e costringe ad allentare la cintura soprattutto dopo i pasti e la sera, ma non ha nulla a che vedere con l’adipe. In questo caso, il senso di pesantezza e, appunto, di gonfiore, si combatte evitando alcuni cibi che fermentano durante la digestione: per risolvere il problema occorre rivedere le proprie abitudini alimentarie lo stile di vita: impariamo a dedicare tempo sufficiente al pasto, masticando con cura il cibo senza ingoiarlo troppo voracemente, per non inghiottire aria ad ogni boccone; evitiamo le bevande gassate e i cibi che un nutrizionista ci indicherà. Anche lo stress ha il suo peso, perché si ripercuote in modo importante sulla salute e sul benessere dell’intestino. 

 

BRUCIARE I CUSCINETTI – Se è vero che non possiamo scegliere i punti in cui dimagrire, possiamo però fare moltissimo per rimodellare le nostre forme. E qui ci viene in aiuto l’attività fisica, con programmi mirati che, oltre a bruciare i depositi di grasso presenti, ad esempio, sui fianchi, sulla pancia o sui glutei, tonifica la muscolatura di quel particolare distretto, e ci evita di ritrovarci, alla fine della dieta, con i tessuti “svuotati” e avvizziti. Anche in questo caso, occorre un po’ di impegno e di costanza, ma i risultati ci ripagheranno del lavoro.  

 

L’AGO DELLA BILANCIA – Se seguiamo un buon programma alimentare e di fitness, ricordiamo che la bilancia può comportarsi in modo strano, soprattutto nei primi tempi. Quando cominciamo ad allenarci, l’attività fisica contribuisce alla perdita di peso perché lo sport contribuisce ad attaccare e bruciare la massa grassa. Nello stesso tempo, la nostra muscolatura si rafforza, aumentando di quantità e regalandoci un aspetto più sano e tonico. La massa muscolare magra pesa però più di quella grassa, per cui potremmo assistere ad un rallentamento nella discesa dell’ago della bilancia: ecco perché occorre usare anche il centimetro per valutare i progressi della nostra dieta: la bilancia sembra fermarsi, ma il centimetro ci segnalerà una diminuzione dei volumi, soprattutto, stavolta sì, proprio nei nostri  punti critici, sui quali avremo lavorato, possibilmente sotto la guida di un buon istruttore. 

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