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Coppia: quando serve un po' di sano egoismo

Come sopravvivere a un partner egocentrico e quando l’eccessiva generosità non fa il bene del rapporto

Coppia: quando serve un po’ di sano egoismo - foto 1
Istockphoto

Egoismo e amore sembrano due termini opposti.

Invece, un rapporto a due sano ed equilibrato ha bisogno di generosità da parte di entrambi i compagni e di un po’ di sana attenzione verso se stessi. Anche se è vero che, specie nelle prime fasi della relazione, l’attenzione all’altro e la capacità di donarsi sono prevalenti, una certa quota di amore verso se stessi non può e non deve mancare. In fondo l’essenza della vita a due è amare l’altro e nello stesso tempo, essere riamati in pari misura: senza questo scambio reciproco non può esserci felicità. Ecco allora che il dare e l’avere vanno di pari passo e meritano la stessa attenzione. E quando serve, un po’ di sano egoismo può fare il bene di entrambi.

CHE COS’È L’EGOISMO – Come dice lo stesso termine, l’egoismo è il complesso di atteggiamenti e comportamenti che puntano a realizzare l’interesse di chi li compie. E se questo comporta un danno o la limitazione degli spazi di un’altra persona, poco importa: al centro di tutto resta sempre l’ego, ovvero l’io. L’altruismo è il suo esatto contrario: qui al centro di tutto c’è l’altro, con le sue esigenze e il suo bene. Una certa quota di egoismo è necessaria alla crescita della persona: entro certi limiti si tratta di un modo per prendersi cura di noi stessi e per salvaguardare le nostre necessità: quando però si esce dall’infanzia, il senso morale ci impedisce di lasciare libero sfogo a un sentimento considerato riprovevole. Questo da un lato ci spinge a limitare le nostre pretese nei confronti degli altri, ma dall’altro può spingerci a dimenticare noi stessi, i nostri bisogni e aspirazioni, soffocandole in nome del senso del dovere. In questo secondo caso, il ritorno a un pizzico di sano egoismo può essere un ottimo modo per prenderci cura anche di noi stessi, ma anche del rapporto a due. 

 

L’ATTENZIONE DEVE ESSERE PER IL NOI – In una relazione sana l’amore per l’altro e l’attenzione assidua per i suoi bisogni è una corrente reciproca e che viaggia in due direzioni. In un certo senso, i nostri bisogni sono ricompresi in quelli dell’altro e affermare gli uni significa anche prendersi cura anche di quelli dell’atro. Capita però che, in certi momenti della vita, queste esigenze non coincidano: sono queste le situazioni in cui occorre trovare un equilibrio tra dare e avere. Il primo modo per prendersi cura dell’altro, insomma, sta proprio nel prendersi cura di se stessi. Che cosa evita che tutto ciò si traduca nella forma più elementare di egoismo? Ancora una volta è la reciprocità: ovvero i due partner si devono alternare in questo compito di guida e di sostegno. In un rapporto sano, il fatto di lasciare spazio alle esigenze individuali del partner non ha nulla a che vedere con la costrizione e con la manipolazione; non genera frustrazione né un calo dell’autostima. Quando la fase altruistica di uno dei due si sarà esaurita, per il mutare delle situazioni o perché la persona sente il bisogno di una pausa e di tornare a ricevere una giusta quota di attenzione, basterà un franco confronto per invertire e i ruoli. 

 

COME GESTIRE UN PARTER EGOISTA – Come ci si deve comportare quando si comprende di avere a che fare con un compagno egoista, ma si vuole salvare il rapporto?
-    Non cerchiamo di “cambiarlo”: sul lungo periodo è praticamente impossibile e anche dannoso. È più utile cercare di venire a patti con il suo carattere.
-    Accettare l’idea che, se ci siamo innamorate di un uomo egocentrico, è perché nutriamo una certa inclinazione nei confronti di soggetti di quel genere.
-    Assecondiamo il suo ego: l’uomo egoista ed orgoglioso, paradossalmente, ha più bisogno di conferme di un soggetto generoso. Facciamogli qualche complimento e ringraziamolo dei suoi gesti gentili nei nostri confronti. 
-    Non mortifichiamo noi stesse: se ci sono comportamenti che proprio non ci vanno giù, parliamone immediatamente ed esigiamo che lui rinunci agli atteggiamenti che consideriamo mortificanti. 


QUANDO OCCORRE ESSERE UN PO’ EGOISTI – Dire sempre sì e cedere di fronte al partner per amor di pace o peggio ancora, per timore, è il peggior servizio che possiamo fare alla relazione. Ecco quando un po’ di sano egoismo è indispensabile.
-    Non rinunciamo a noi stesse: le nostre necessità e aspirazioni non possono essere sempre sacrificate sull’altare della concordia. Meglio cominciare a imporsi, almeno ogni tanto, prima di arrivare al limite della sopportazione.
-    Alimentare la comunicazione: dialogare spesso è indispensabile, anche perché cercherà di parlare sempre lui. Comunicare di frequente è indispensabile per essere certe di riuscire a esprimere quello che sentiamo e che lui lo recepisca. 
-    Stabilire dei limiti alle sue aspettative: in questo modo resterà spazio anche per nostre aspirazioni.
-    Infine, un esame di coscienza: siamo certe che sia l’altro ad essere egoista? Siamo certe che il nostro senso di frustrazione non derivi da eccessive aspettative da parte nostra, difficili da ammettere, e che, in fondo, la persona davvero egoista siamo noi? 
 

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