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Coppia: insieme con amore, ma ciascuno a casa propria

Relazioni "LAT": conservare i propri spazi può fare molto bene al rapporto amoroso

Coppia: insieme con amore, ma ciascuno a casa propria - foto 1
Istockphoto

Due cuori e una capanna.

Anzi, meglio in due capanne, ovvero ciascuno a casa propria. Secondo le coppie LAT (acronimo inglese che significa Living Apart Together) è questo il segreto del successo in una relazione duratura: ci si ama, anche follemente, ma ciascuno conserva la propria casa e i propri spazi. La situazione non riguarda solo chi vive un amore a distanza, in città diverse e lontane, per ragioni di lavoro o di altro genere, ma anche chi abita nella stessa città, e a volte persino nello stesso quartiere. Ci si ama, ci si incontra, si esce e si trascorrono insieme le vacanze, ma senza rinunciare al proprio appartamento.

QUANDO FUNZIONA – Il primo elemento per cui una coppia di long distance lovers (persone che si amano a distanza) possa funzionare è che siano entrambi i partner a scegliere questo tipo di soluzione.  Se uno dei due si trova a subirla o se il distacco è legato a necessità esterne (lavoro in diverse città, impegni di famiglia o altro), difficilmente la relazione avrà lunga durata. Chi ha scelto questa soluzione spesso ha alle spalle una relazione fallita e preferisce procedere con un po’ di cautela, oppure sta vivendo una storia che, per quanto sincera e appassionata, non vuole trasformare in famiglia e, soprattutto, non ha in programma di avere figli.  Può trattarsi di una soluzione transitoria, per avere il tempo di saggiare la solidità di una nuova relazione e l’intesa con il partner, ma i veri LAT la considerano una formula vincente nella quale l’amore e la curiosità reciproca sono sempre stimolati, senza il rischio di cadere nella routine e nella noia. Una coppia LAT, infatti, è libera dagli aspetti pratici della convivenza (disordine in casa, suddivisione delle mansioni domestiche, gestione degli orari quotidiani) che spesso portano a logoranti litigi nei ménage tradizionali. Anche il sesso pare guadagnarci: ci si incontra espressamente per questo scopo, mantenendo vivo il desiderio e la curiosità reciproca. Insomma: ci si incontra per scelta e non per necessità.

 

QUANDO NON VA BENE - Vivere in due case diverse, invece, non funziona quando la scelta non è condivisa, ma la situazione è subita da uno o anche da entrambi. La distanza e la mancanza di condivisione in questo caso diventano fonte di stress, di scontento e di addirittura di acuta sofferenza. Lo stesso vale quando la scelta è dettata dal disimpegno e dalla mancanza di volontà nella costruzione di un rapporto serio, o addirittura come via di fuga verso la possibilità di intrattenere relazioni con più partner, senza che il compagno ne sia al corrente e condivida altrettanta libertà. Vivere separati non va bene neppure quando uno o entrambi i partner, nonostante il loro desiderio di libertà, avvertono troppo il peso dei condizionamenti sociali, che invece spingono verso un modello più tradizionale di famiglia.  Una coppia LAT ha poche probabilità di successo, anche se uno dei due si sente intimamente insicuro e tende a far ruotare tutto intorno al proprio compagno, oppure soffre di gelosia e di solitudine.  

 

GLI INGREDIENTI DEL SUCCESSO – Per far funzionare una relazione a distanza occorre dunque che i partner condividano alcune caratteristiche e aspettative reciproche. 
- Amare la libertà e tenere in gran conto la propria indipendenza è il primo passo per poter essere felici in un rapporto LAT. 
- Avere un lavoro di cui si è soddisfatti e che garantisca una certa sicurezza economica.
- Poter contare su una solida rete di amici e di interessi personali, da coltivare anche per conto proprio, è il necessario supporto a cui fare ricorso quando non ci si trova in compagnia del partner. 
- La fiducia in se stessi e nel proprio compagno è indispensabile perché una relazione a distanza si fonda proprio su questo sentimento: chi soffre di gelosia o è maniaco del controllo si sentirà meno a suo agio. 
- Saper gestire l’ansia, sia quella “da prestazione” quando ci si incontra, sia da distacco, quando si è separati. 
- La comunicazione gioca un ruolo di primo piano: quando ci incontra occorre che i due partner siano capaci di interagire in modo efficace, trasmettendosi a vicenda i propri bisogni e aspettative. 
- Recuperare la distanza: dato che si trascorre meno tempo insieme, è necessario costruire momenti in cui garantirsi tutta l’intimità e il dialogo di cui si ha bisogno. 

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