Bansky, che della lotta contro il sistema e il mercato dell'arte, della strada e soprattutto dell'anonimato ha fatto la sua "notorieta", arriva per la prima volta in un museo pubblico italiano. E' una mostra non autorizzata (e come poteva esserlo?) "A visual protest. The Art of Bansky", al Mudec di Milano dal 21 novembre al 14 aprile 2019. Una restrospettiva, quella curata da Gianni Mercurio, che raccoglie circa 80 lavori tra dipinti, edizioni limitate e numerate, fotografie, video, copertine di vinili da lui disegnate e memorabilia e porta le opere di uno degli artisti più discussi degli ultimi anni dalla strada alle cornici. Un percorso monografico in cui si può ripercorrere la "protesta visiva" dell'artista senza volto. Le opere esposte provengono tutte da collezioni private, certificate, e nessuna è stata sottratta dalla strada o da un luogo pubblico. Satira, politica, cultura, etica, guerra sono i temi al centro delle opere dell'artista inglese, divise in generi e sezioni.
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