Ricoverata per Covid da una decina di giorni nell'ospedale di Arezzo, una donna di 80 anni ha potuto rivedere il suo cane, un barboncino di nome Whiskey, facendo registrare un miglioramento nelle sue condizioni psicologiche e anche fisiche. A raccontare l'esperienza la stessa Asl il cui personale sanitario ha reso possibile l'incontro tra l'anziana e il suo cane. La donna, degente nel reparto di pneumologia dell'ospedale San Donato di Arezzo, non migliorava così il primario Raffaele Scala ha deciso di farle incontrare il suo barboncino. Il personale sanitario ha portato Whiskey, con tutte le precauzioni, fino al letto della donna che, intubata, ha potuto comunque chiamare il cane. "L'arrivo del cagnolino ha sicuramente migliorato l'aspetto psicologico della paziente che, sarà una coincidenza, ha avuto anche un miglioramento sul fronte clinico" ha detto Scala, nel corso di una conferenza stampa convocata per raccontare l'esperienza.
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