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Lombardia, torroni e provole: le spese pazze di 64 tra assessori e consiglieri

E poi copie del libro "Mignottocrazia", sushi, merendine, rilevatore per autovelox: sono solo alcune delle spese rimborsate da assessori e consiglieri in Regione. Tra questi spiccano la Minetti, Bossi jr e lʼora senatore Pd Guido Galperti: era una prassi trasversale ai partiti

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Provole, sushi, pranzi e cene di lusso, consulenze, copie del libro "Mignottocrazia", sigarette, merendine, biglietti del treno e chi più ne ha più ne metta. L'elenco delle spese rimborsate in Regione Lombardia con i soldi dei contribuenti supera ogni tipo di immaginazione. E anche il numero dei politici coinvolti: sono 64 tra assessori e consiglieri delle ultime due legislature. Un numero enorme da cui si evince che l'illegalità era di regola.

L'accusa per tutti è di peculato. Spuntano anche due accuse di truffa, che riguardano l'ex assessore Davide Boni e l'ex capogruppo leghista Stefano Galli. Mentre la Procura ha chiesto l'archiviazione di 22 posizioni. In tutto nell'inchiesta chiusa ieri dai pm Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Antonio D'Alessio sono state calcolate spese pazze per almeno 2.941.721,29 euro, tra cui - scrive il Corriere della Sera - i 61,50 in macelleria da Alessandro Marelli (Lega) o i 162 ottenuti da Giovanni Bordoni (Pdl) per prodotti della Valtellina. A rischiare il rinvio a giudizio sono 31 consiglieri del Pdl, 23 della Lega, 5 del Pd, due dell'Udc e uno ciascuno di Sel, Idv e Partito dei pensionati.

Le spese di Renzo Bossi - Il figlio di Umberto Bossi ha ottenuto rimborsi per 15.700 euro. Tra le spese pazze spuntano spremute d'arancia, brioche farcite, merendine, spazzolini da denti con nome, sigarette, ma anche tv color, iPad, iPhone, rilevatore autovelox e cena al Ristorante del bolognese per 11 persone.

Le spese di Nicole - La consigliera della lista Formigoni ha speso 19.600 euro per pranzi a base di sushi e pesce e copie del libro "Mignottocrazia".

Le spese del senatore Pd Guido Galperti - L'ex capogruppo del Partito democratico è indagato per 41.612,27 euro andati al Pd. Di questi 600 euro andati a "pasticceria e dolciumi".

Le spese di Guido Boscagli (Pdl) - Il capogruppo del Pdl fino al 2008 risponderà per ricariche di caffè del distributore automatico dell'ufficio e per il "necrologio Berlusconi", fatto pubblicare nel 2008 alla scomparsa della mamma di Silvio Berlusconi.

Le spese di Carlo Porcari (Pd) - Altro capogruppo del Pd (239.870,68 euro di rimborsi) liquida spese per cene con centinaia di commensali, ma anche per quasi 25 kg di carne e 14 cotechini e aspirine a cui si aggiungono 16mila euro per due ricerche sulla situazione economica del Cremonese.

Le spese di Chiara Cremonesi (Sel) - La consigliera di Sel ha speso 85mila euro per biglietti del treno e del tram, benzina e per iscrivere 8 persone alla Scuola di cultura politica.

Le spese dell'ex assessore Pdl Giovanni Rossoni - L'ex assessore all'Istruzione ha pagato 15.589 euro per regali di Natale "istituzionali" tra cui torrone, provolone "Auricchio" e latticini.

Le spese di Carlo Spreafico (Pd) - Il consigliere del Partito democratico mette nel conto dei contribuenti anche la quota di 100 euro dell'Ordine dei giornalisti e un ombrello automatico.