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G8,Zampolini davanti ai giudici

Nuove rivelazioni dell'architetto Angelo Zampolini in un interrogatorio davanti ai pm di Perugia titolari dell'inchiesta sugli appalti per i Grandi Eventi.

All'architetto è stata mostrata ancora la "lista Anemone" e chiesti chiarimenti sugli oltre 350 nomi che vi compaiono. In questo quadro Zampolini avrebbe fatto riferimento a una casa del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, e a due appartamenti presi in affitto da Antonio Di Pietro che smentisce: "Lo escludo categoricamente".

Zampolini è accusato dai magistrati del capoluogo umbro di aver riciclato denaro che gli inquirenti sospettano provenire da Diego Anemone. Gli aspetti che riguardano il leader dell'Idv, Di Pietro, non verrebbero ritenuti di particolare interesse dagli inquirenti. Nella lista Anemone, Bertolaso viene associato a due appartamenti, uno ai Parioli e l'altro in via Giulia.

Per quanto riguarda quello ai Parioli, comprato all'inizio del 2000, il capo della Protezione civile in una conferenza stampa a palazzo Chigi ha detto di avere usufruito di lavori di ditte del gruppo Anemone saldando il conto di 20 mila euro con un assegno, la cui copia è stata anche pubblicata sul sito del dipartimento.

Per la casa di via Giulia, Bertolaso ha sempre detto di non avere proprietà lì e di avere usufruito per un periodo di un appartamento prestato da un amico. Zampolini è considerato una delle figure centrali dell'inchiesta in corso a Perugia. Dagli accertamenti è infatti emerso che da lui provenivano gli assegni circolari utilizzati per coprire in parte il costo degli acquisti di case per l'ex ministro Claudio Scajola, per il generale della guardia di finanza Francesco Pittorru e per il genero di Ercole Incalza, funzionario del ministero delle Infrastrutture.

Di Pietro: "Nessun appartamento in affitto"
''Escludo in modo categorico - subito smentisce Antonio Di Pietro -  di aver preso nè  uno nè due appartamenti in affitto da Propaganda Fide nè‚ a nome mio n‚ a nome dell'Italia dei Valori. Chiedero' agli inquirenti di saperne di più su questa vicenda per poter tutelare il mio nome e quello del partito da eventuali millantatori".