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Mostro Firenze, morto Mario Vanni

Scompare lʼultimo "compagno di merende"

E' morto a 82 anni Mario Vanni, l'ex postino di San Casciano Val di Pesa, condannato all'ergastolo per concorso in quattro duplici delitti del mostro di Firenze.

Vanni è deceduto all'ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri, dove era stato ricoverato domenica scorsa. Aveva evitato la detenzione in carcere per motivi di salute: era l'ultimo "compagno di merende" ancora in vita del contadino Pietro Pacciani.

Giancarlo Lotti, il pentito dell'inchiesta, era morto nel 2002. Al 1998 risale invece il decesso di Pacciani. Proprio a Vanni si deve la definizione di "compagni di merende": fu il postino, nel corso della sua deposizione come teste al primo processo a Pacciani, nel 1994, a dire che con il contadino lui andava solo a fare merende.

Vanni era stato condannato all'ergastolo per gli ultimi quattro duplici omicidi del maniaco delle coppiette: Montespertoli ('82), Giogoli ('83), Vicchio ('84) e Scopeti ('85). La pena, considerate le condizioni di salute dell'uomo, era stata sospesa nel 2004 e l'ex postino viveva in una casa di riposo in provincia di Firenze. Domenica, secondo quanto si apprende, era stato ricoverato all'ospedale di Ponte a Niccheri.

Il legale di Vanni: "Era innocente"
"Povero Vanni, era assolutamente innocente". Queste le poche parole dell'avvocato Nino Filastò per la scomparsa del suo assistito, l'ex postino Mario Vanni, condannato all'ergastolo per gli ultimi quattro degli otto duplici omicidi attribuiti al mostro di Firenze. Filastò difese Vanni nell'inchiesta bis sul mostro di Firenze, quella sui cosiddetti "compagni di merende" di Pietro Pacciani, che aveva coinvolto l'ex postino - arrestato la prima volta nel 1996 - insieme col pentito Giancarlo Lotti (quest'ultimo condannato a 26 anni).

"Era innocente", ribadisce Filastò, chiedendosi chi agì negli altri delitti attribuiti al maniaco, iniziati nel 1968. "Nel 1974 - conclude Filastò - anno del secondo duplice delitto, Vanni non conosceva Pacciani".