FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Coniugi uccisi: fermati 3 stranieri

Treviso,omicidio per bottino da 20 euro

Svolta nelle indagini sul duplice omicidio di Gorgo al Monticano (Treviso) del 21 agosto.

I carabinieri hanno arrestato due albanesi e un romeno. I due albanesi sarebbero gli autori dell'efferato delitto dei coniugi Pelliciardi, seviziati con uno scalpello e poi uccisi. Avrebbero agito sotto l'effetto della cocaina. Venti euro il bottino della banda, ritirati dopo l'omicidio con la tessera rubata a Lucia Comin.

I tre arrestati sono Artur Lleshi, 32 anni, pregiudicato albanese irregolare; Naim Stafa, 32 anni, pregiudicato albanese residente a Marcianise (Caserta); B.A.G., 20 anni, rumeno, considerato complice nel delitto ma non l'esecutore materiale. Il giovane rumeno infatti, al momento dell'omicidio, era al lavoro in turno notturno alla Inipress, la fabbrica della famiglia Durante proprietaria della villa di Gorgo al Monticano.

Sarebbe stato proprio il giovane rumeno a rivelare ai conoscenti albanesi alcuni particolari utili per penetrare nella villa dei Durante dove i Pelliciardi lavoravano come custodi. La posizione del rumeno, che ha confessato gran parte della storia agli inquirenti, è tutta da valutare, mentre per i due albanesi l'accusa è di omicidio volontario aggravato.

I due albanesi e il romeno sono stati fermati nel corso della notte: uno nel veneziano e due nel trevigiano. Secondo quanto si è appreso, il romeno sarebbe stato il basista. Al momento, però, gli investigatori stanno valutando le specifiche responsabilità per il duplice omicidio. Gli albanesi, sempre secondo quanto si è appreso, si sarebbero resi responsabili di vari colpi nel Veneto, ed erano quindi già noti alle forze dell'ordine. 

"I carabinieri hanno fatto un lavoro fantastico - ha detto il Procuratore generale di Venezia Ennio Fortuna - e il quadro probatorio a carico dei tre si preannuncia piuttosto solido". "I tre sono stati trovati e fermati - ha aggiunto Fortuna - sulla base di indizi ed elementi probatori molto consistenti".  

I presunti assassini potrebbero aver compiuto sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Solo così si spiegherebbe infatti l'inaudita violenza dell'assalto e la volontà di uccidere per pochi euro. Ad incastrare i tre potrebbe essere stato un postamat presso il quale hanno effettuato un prelievo da 20 euro con la tessera contenuta nel portafoglio sottratto a Lucia Comin. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, sarebbe anche disponibile il filmato ripreso dalla telecamera dell'istituto di credito. La circostanza, inoltre, rafforza ulteriormente l'ipotesi iniziale sul movente del delitto, cioè quella dell'aggressione a scopo di rapina. Fondamentale è stata anche la testimonianza di un vicino che aveva subito riferito ai carabinieri di essersi svegliato e di aver notato che i cani del vicinato stavano tutti abbaiando. L'uomo era uscito sulla terrazza di casa e aveva visto fuggire dalla villa vicina tre persone di pelle bianca che parlavano una lingua dell'Est europeo.

Un componente della banda era fuori per l'indulto
Uno dei tre fermati dai carabinieri con l'accusa di omicidio per l'uccisione dei coniugi Pelliciardi era stato incarcerato per violenza sessuale, nel 2006 era uscito grazie all'indulto. Lo ha confermato il Procuratore della Repubblica di Treviso, Antonio Fojadelli.

La taglia in un fondo
Intanto il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, ha fatto sapere che i soldi versati in questi giorni sul conto corrente aperto per istituire una "taglia" sugli assassini dei coniugi verranno convertiti in un "Fondo Istituzionale per la Lotta alla Criminalità". "Con questo fondo - ha spiegato - vogliamo dare un supporto tangibile alle Forze dell'Ordine che stanno lavorando senza tregua per mantenere la giustizia nel nostro territorio. I soldi raccolti verranno investiti in mezzi e tecnologie avanzate di ausilio alle indagini e per supplire alla carenza di risorse statali".