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Guerra della foibe su Wikipedia

Termine sospeso da enciclopedia online

Dopo tre anni anche l'enciclopedia online che viene aggiornata dagli utenti di tutto il mondo ha deciso di arrendersi: la voce foibe sarà modificata solo dagli amministratori.

Wikipedia ha gettato la spugna dopo i numerosi atti di vandalismo che si traducevano in modifiche che non corrispondevano alla realtà storica di quella che è stato uno dei momenti più crudeli della storia italiana.

La prima versione messa in rete dai creatori dell'enciclopedia parlavano dei primi infoibamenti quali frutto di insurrezioni civili anti-italiane seguite all’8 settembre ’43. Ed erano comunque privi di qualunque giustificazione morale e sociale quelli attuati successivamente dalle truppe di Tito.

Dal 9 agosto del 2003 si è arrivati invece all'attuale versione che recita: "Le foibe furono teatro di crimini in particolare durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra come luogo di occultamento dei cadaveri durante le repressioni avvenute nella città di Trieste e nelle regioni nord-orientali italiane". Non si parla di numeri (anche se vengono riportate alcune testimonianze che genericamente parlano di 5-20mila vittime) e nemmeno di nazionalità o colore politico dei morti.

Nella versione in croato addirittura la voce foiba non esiste. Sconcertante la versione slovena: tre righe pilatesche. "La fójba è un fenomeno geologico tipico della zona carsica, dal friulano foibe, che deriva dalla parola latina fovea. La parola è stata presa dall'italiano, in cui spesso il termine foiba viene correlato a crimini avvenuti durante la seconda guerra mondiale in Istria e nei dintorni di Trieste, e da qui deriva anche il termine infoibare". Nessun accenno a chi infoibava chi.

Ciampi: "Dramma della nostra storia"
"Il dramma della Foibe con il suo doloroso retaggio di orrore e di lutti è parte integrante della storia della nazione". E' quanto afferma il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in un messaggio inviato al Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, in occasione della 'Giornata Nazionale del Ricordo".

"La Giornata Nazionale del Ricordo - sottolinea il capo dello Stato - rinnova nella nostra coscienza collettiva la memoria di una delle grandi tragedie della seconda guerra mondiale. La nascita della Repubblica, la rifondazione dello Stato e delle sue istituzioni - prosegue - sono costate enormi sacrifici: gli italiani nelle terre d'Istria, del Quarnaro e di Dalmazia, furono colpiti da una violenza cieca ed esecranda, ancora oggi viva e presente nella nostra memoria.

Dobbiamo continuare a trasmettere alle nuove generazioni il monito di queste vicende per rendere più salda la democrazia nel suo cammino di crescita verso un futuro di pace e di piena integrazione fra le nazioni e fra i cittadini del mondo. E' questo il modo per onorare quanti hanno perso la vita, gli affetti, i loro beni". "Con questa consapevolezza - conclude Ciampi - invio a Lei, egragio sindaco, all'amministrazione comunale, alle autorità e a tutti i presenti un saluto partecipe e solidale".