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Barista ucciso, funerali blindati

A Besano arrivano ultrà da tutta Italia

Funerali "presidiati" dalla polizia e grande tensione.

A Besano, il centro in provincia di Varese in cui un giovane albanese ha ammazzato un barista, si respira aria di guerriglia urbana in vista della cerimonia funebre in onore di Claudio Meggiorin. Per evitare disordini sono arrivati agenti anche da Milano. Intanto, gli ultrà, che stanno arrivando da tutta Italia, hanno annunciato una nuova manifestazione.

Gli ultrà si sono dati appuntamento all'ippodromo di Varese al termine della funzione religiosa, da lì partiranno in corteo alla volta del centro cittadino, magari fino a piazza Monte Grappa, il cuore della città. Un corteo che, per ora, non è autorizzato. "Non abbiamo avuto ancora richieste ufficiali per poter effettuare questa manifestazione", spiega il questore di Varese, Giovanni Selmin.

L'annunciata manifestazione non fa altro che accentuare i timori di nuovi episodi di violenza. Soprattutto dopo quello che è successo alla vigilia dei funerali. Sul muro accanto a una pizzeria gestita da albanesi è comparsa la scritta "Te ne devi andare". Qualcuno ha infranto la vetrina. Un'altra scritta, questa volta su un pezzo di carta appeso ad un chiosco, è apparsa nelle stesse ore davanti al palazzo di giustizia di Varese, dove di lì a poco sarebbe stato ascoltato, per l'udienza di convalida, il giovane che sabato notte aveva sferrato le due pugnalate mortali: "Pena di morte per l'albanese di Besano".

E' in questo clima di odio strisciante che a Varese e Besano si è vissuta la giornata degli interrogatori di Vladimir Mnela, 21enne clandestino, e del minorenne Fatjon R., ascoltato a Milano: Vladimir ha confessato di aver ucciso Claudio per un impeto d'ira dovuto alla sensazione di essere minacciato, Fatjon ha ribadito la sua estraneità all'omicidio. Entrambi resteranno in carcere.

In paese resta il timore che, da un momento all'altro, ci possa essere uno scatto di intolleranza, come già è accaduto lunedì con quella che è apparsa una autentica caccia all'albanese per le vie di Varese. Timori resi più forti dall'annuncio della manifestazione e da alcuni messaggi comparsi sui siti degli ultrà di Varese. Messaggi come quello comparso sul sito dei Blood & Honour: "Io voglio sapere cosa è successo, dicono che gli albatros (albanesi, ndr) scorrazzavano con la macchina, e che gli amici di Claudio gli hanno detto di rallentare, questo è sceso ed è scoppiata la rissa. Esce Cla e si piglia le ciapponate (coltellate, ndr).... Claudio era un Blood & Honour, lottava con noi e sempre vivrà con noi. Botte all'albanese".

"Io chiedo agli amici di Claudio, ai veri amici che volevano partecipare ai funerali - ha detto Giampaolo Meggiorin, il papà della vittima - di partecipare in silenzio, rispettando il nostro nome e la sua immagine, che dovrà comunque essere quella di un ragazzo serio. Ai non amici chiedo di rimanere a casa". Chissà se sarà ascoltato.