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Omicidio Lignano, parla il fratello di Lisandra
"Non ho ucciso io, mia sorella non c'entra"

Al "Messaggero Veneto": "Io scappato? Macché, sono tornato da mia moglie"

Tgcom24

Il fratello di Lisandra, Reiver Laborde Rico, accusato insieme alla sorella dell'efferato omicidio dei due coniugi di Lignano Sabbiadoro, respinge tutte le accuse. Le dichiarazioni sono state raccolte da un inviato del "Messaggero Veneto" che ha raggiunto il ragazzo a  Cuba. "Sono tranquillo, non ho fatto niente". Il giovane si dice tranquillo e circa la confessione della sorella non ha dubbi: secondo lui Lisandra è stata minacciata

"Io - ha raccntato - sono partito da Lignano il 19 di agosto, mi sono fermato a Salerno e poi sono ripartito per Cuba. Scappato, io? Macchè, dovevo tornare da mia moglie perché doveva nascere il secondo figlio. È nato il 24 di agosto». In merito alla notte in cui è avvenuto l'omicidio ha detto ero a casa, tranquillo, perchè aspettavo di partire".

 Sull'innocenza di Lisandra, che nella confessione lo ha chiamato in causa nell'omicidio, il ragazzo poi non ha dubbi: "Mia sorella  se ha detto questo, lo ha fatto perché è stata costretta con la forza. Nemmeno mia sorella c'entra. Quello che è accaduto in quella casa è opera di gente con le palle. Lei non sarebbe stata in grado fare nulla del genere. L'hanno minacciata". 

 "Se arriverà mia mamma, se arriveranno altri - ha ribadito Rei - spiegherò normalmente tutto e ripeterò quello che vi sto dicendo. Io con il delitto non ho nulla a che fare. Non sono scappato a Cuba, perché stava nascendo la mia seconda figlia. Lo avevo detto a tutti, anche alla mia titolare della sala giochi".