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Concordia, il comandante ha cercato di recuperare la scatola nera della nave

Gli inquirenti sospettano che Schettino, già scaricato da Costa Crociere, volesse sabotare la registrazione per nascondere la vera dinamica dellʼincidente

Ap/Lapresse

Mentre i soccorritori stanno passando al setaccio la Costa Concordia alla ricerca dei dispersi, emergono nuovi particolari sulla condotta del comandante Francesco Schettino.

Dopo aver abbandonato la nave, il capitano si sarebbe infatti offerto di recuperare la scatola nera dell'imbarcazione. Gli inquirenti sospettano che avrebbe avuto l'intenzione di sabotarla e che fosse in grado di fuggire facilmente dall'Italia.

A carico del comandate, oltre alle pesanti accuse legate al disastro, ci sarebbero dunque nuovi particolari che farebbero pensare all'intenzione di sottrarre informazioni preziose alle indagini. Schettino avrebbe abbandonato la nave quando ancora erano in corso i soccorsi e si sarebbe rifiutato di risalire per far fronte alle sue responsabilità e agli obblighi di legge che gli impongono di coordinare l'evacuazione. Proprio per questi motivi, una volta a terra, il comandante è stato prima fermato e poi arrestato.

Per il capitano il procuratore capo che si occupa dell'inchiesta ha paventato il pericolo di fuga e un possibile inquinamento delle prove. Visti i trascorsi della sua professione e le numerose relazioni all'estero, Schettino potrebbe infatti trovare facile sostegno per una fuga fuori dal Paese e alcuni testimoni hanno raccontato che il comandante avrebbe già manifestato questa intenzione.

Per quanto riguarda invece l'inquinamento delle prove, gli inquirenti hanno puntato il dito contro l'intenzione del capitano di recuperare la scatola nera. Una volta a terra, Schettino si è infatti offerto di recuperare la registrazione dei dati di navigazione dell'imbarcazione. Una circostanza che, visto il comportamento tenuto finora dal comandante, gli investigatori sospettano possa essere collegata all'intenzione di sabotare la scatola nera e di distruggere le indicazioni utili per ricostruire la dinamica dell'incidente.

Accuse respinte fermamente dai legali di Schettino, che hanno deciso di aspettare a pronunciarsi ulteriormente in attesa delle motivazioni dei pm. Per l'interrogatorio del comandante occorrerà comunque attendere martesì. Fino ad allora, rimarrà in cella. Nel frattempo Costa Crociere l'ha già "scaricato", parlando di "errori di giudizio" dal parte del capitano della Concordia.