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Germania campione, in Argentina hanno trovato il colpevole: Rizzoli

A Roma, nel 1990, la finale fu decisa da un rigore inventato da Codesal. Al Maracanà, invece, non è accaduto nulla di grave. Eppure...

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I media argentini hanno già trovato il colpevole di questa sconfitta che, anche nel punteggio (1-0), è simile a quella nel 1990 a Roma: Nicola Rizzoli.

L'arbitro viene infatti definito "il Codesal italiano" o "la reincarnazione di Codesal" dalle edizioni online dei principali giornali, come quello sportivo Olé, e quindi è paragonato al direttore di gara messicano che nella finale dell'Olimpico concesse un rigore molto dubbio alla Germania, poi trasformato da Brehme. La colpa di Rizzoli sarebbe stata quella, secondo gli argentini, di non aver concesso un penalty secondo loro chiaro quando Neuer uscendo di pugno e' andato ad impattare su Higuain, finito a terra in ara. Nulla viene detto, invece, sulle mancate seconde ammonizioni a Mascherano e Aguero, per interventi al limite del regolamento, che per l'Albiceleste avrebbero comportato due espulsioni.

Il ct Alejandro Sabella cerca comunque di farsi forza spiegando di essere "molto triste però orgoglioso di questa nazionale, che ha fatto una gran partita contro una rivale valida come la Germania. Pensate solo a ciò che loro avevano fatto nel match precedente a questo (l'1-7 al Brasile ndr)". "Faccio i complimenti ai miei calciatori - dice ancora Sabella - e dico loro che per il torneo che hanno disputato sono l'orgoglio del nostro paese. Siamo cresciuti ad ogni partita, e non guardate solo al risultato, anche se in questo momento fa così male. Qui al Maracanà ha vinto la Germania ma è stata una sfida ad armi pari, sarebbe potuto succedere benissimo il contrario. Messi? Leo rimane nell'Olimpo del calcio". E ora che farà Sabella? "Ora voglio stare con i miei ragazzi e parlare con loro - risponde il ct che potrebbe lasciare -. Non è il caso di parlare del mio futuro, mi prenderò del tempo per pensarci".

Meno 'filosofo' è Javier Mascherano: "E' un dolore sportivo che mi porterò dietro per tutta la vita - dice il centrocampista -: era la nostra opportunità, ma l'abbiamo mancata anche se so che nel calcio sono cose che possono succedere perché ci sono i vincitori e gli sconfitti. Dovrò trovare la forza di rialzare la testa, e andare avanti. Volevamo portare la Coppa in Argentina, e abbiamo dato tutto. Adesso ci rimane un grande senso di vuoto. Ci è mancata fortuna nella partita decisiva, ma resto orgoglioso del nostro Mondiale".