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Enner Valencia, la fuga dalla polizia poi la doppietta col Cile

Il centravanti dellʼEcuador aveva finto un infortunio per evitare lʼarresto: pochi giorni dopo, nella sfida contro la Bolivia valida per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, segna due gol e salva la sua squadra

Qualche giorno fa si parlava di lui per una messinscena utile ad evitargli il carcere: Enner Valencia era ricercato per il mancato pagamento degli alimenti alla figlia e, fingendo un infortunio, aveva evitato l'intervento della Polizia.

Stanotte il giocatore, che di mestiere fa l'attaccante, ha salvato la sua Nazionale, l'Ecuador, segnando una doppietta alla Bolivia, nella gara di qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018.

Chiamatelo pure "attaccante in fuga": dalla polizia e dai difensori avversari. E il bello è che a entrambi è riuscito a scappare alla perfezione nel giro di pochissimi giorni. Enner Valencia, centravanti dell'Everton, si è reso protagonista di una storia surreale e dal sapore tipicamente sudamericano. Il giocatore, infatti, nel bel mezzo di un allenamento con la Nazionale cilena di settimana scorsa si era ritrovato a fare i conti non tanto con sedute di corsa o tattica ma con un mandato d'arresto per via di una denuncia ricevuta dalla ex. Valencia è separato dalla moglie e secondo le accuse non pagherebbe gli alimenti alla figlia da circa 5 anni. E la Polizia di Quito non ha desistito tanto da presentarsi, il 7 ottobre, allo stadio dove il calciatore stava disputando la sfida contro il Cile, vinta dall'Ecuador per 3-0 anche grazie a una sua ottima prestazione. Ma, avendo intuito il pericolo, Valencia aveva pensato bene, a pochi minuti dalla fine del match, di fingere un infortunio. Il motivo? In ospedale gli agenti non possono ammanettare nessuno ed è proprio lì che l'attaccante si è fatto trasportare su una golf-car ancora prima di attendere l'arrivo dell'ambulanza.

Scampato il pericolo, almeno per il momento, Enner Valencia ha continuato a fare il suo mestiere, e a farlo pure bene. Stanotte la partita Bolivia-Ecuador lo ha visto assoluto protagonista: sotto di due gol sul difficilissimo campo di La Paz (situato a 3.600 metri d'altezza), la nazionale del ct Gustavo Quinteros, con un uomo in meno per l'espulsione di Caicedo, ha realizzato la rimonta proprio grazie a una doppietta di Valencia che, al primo minuto della ripresa, ha infilato con un destro di controbalzo la prima rete della Selezione tricolor riaprendo i giochi. E a tre minuti dalla fine, questa volta Valencia non ha simulato di farsi male ma ha sfruttato un rinvio corto di Martinez calciando in porta, ancora di destro, il gol di un pareggio insperato e prezioso, che permette all'Ecuador di restare, dopo 10 giornate, nei piani alti della classifica proprio grazie a quel giocatore che nel secondo tempo ha letteralmente fatto impazzire la difesa boliviana. Così come pochi giorni prima aveva fatto impazzire gli agenti di polizia, costretti a inseguirlo a piedi mentre si faceva accompagnare in ospedale dopo aver, verosimilmente, finto l'infortunio. Come ex marito e padre sarà certamente pessimo, ma come ricercato in fuga e soprattutto come bomber ha messo a segno colpi non da poco.