Il Milan se la prende con Poulsen
I rossoneri in coro:"Ora capiamo Totti"
La gara pareggiata dal Milan contro lo Schalke lascia un velenoso strascico polemico legato alla asfissiante marcatura di Kakà da parte del danese Poulsen, giocatore bersaglio del famoso sputo di Totti all'Europeo.
"Quello che ha fatto Poulsen riabilita Totti - ha detto Ancelotti - è un codardo, fa il lavoro sporco". Amaro il commento di Galliani: "Adesso ho capito cosa è successo agli Europei. Adesso capisco Totti".
E' riuscito a far perdere la pazienza a Francesco Totti e di conseguenza a compromettere Euro 2004 per la nazionale azzurra. Stavolta Poulsen ne ha combinata un'altra: la sua pressante marcatura su Kakà ha tarpato le ali al Milan ed è stata fondamentale per il pareggio conquistato dallo Schalke. Il brasiliano ha incassato nel primo tempo, cercando invando di far notare all'arbitro il comportamento dell'avversario: nella ripresa, infine, ha perso la pazienza, ha rifilato a sua volta un colpo proibito a Poulsen e si è fatto ammonire. Ma già nell'intervallo, pare che alcuni giocatori rossoneri abbiano avvicinato nel tunnel verso gli spogliatoi il danese per apostrofarlo duramente, e la cosa si sarebbe ripetuta anche dopo il 90'. Poi, davanti ai microfoni, è partito un pesante sfogo corale. "E' un codardo, un brutto giocatore - ha proseguito Ancelotti - fa il lavoro sporco quando l'arbitro gli gira le spalle. Non entra duro, di fronte all'avversario, ma dà calcetti in continuazione. Non dovrebbe giocare a calcio, ma fare la lotta greco-romana. Calcetti, spinte, trattenute, gomitate. Questo è il suo repertorio".
Kakà è più morbido ma non per questo meno pungente: "E' veramente l'antigioco, sta sempre lì a provocare. Mi ha fatto una marcatura a uomo ma anche con gli altri è stato falloso. Beh, sono cose da imparare, bisogna abituarsi a questo clima, oggi non è stata una gara di divertimento". In parte si rivaluta Totti dopo le scorrettezze di Poulsen stasera? "Non dico che è stato giusto quello che ha fatto Totti, ma non è facile per nessuno trovare davanti giocatori che non giocano, che pensano solo a picchiare. Ma queste sono cose da imparare perchè credo che troverò altre situazioni del genere. Cerco di imparare e non cascare nelle provocazioni. Io ho da perdere, lui no". Seedorf, infine, va ancora oltre: "Poulsen è una brutta persona, uno così verrebbe voglia di ammazzarlo".