Intervista al pianista e compositore Antonio Zambrini

Cosi Antonio, gradito ospite questa settimana a "Jazz Meeting", ci parla della sua sensazione nell'arrangiare e suonare con il suo trio i pezzi di Carpi... "Si Fiorenzo Carpi dal sua scomparsa avvenuta nel '97 ha continuato ad essere ricordato, lui a Milano fu collaboratore storico di Giorgio Strehler e del Piccolo Teatro per molti anni, questa parte cinematografica e televisiva che noi abbiamo utilizzato nel disco, era in genere meno praticata e "gettonata". Ho curato gli arrangiamenti incentrati su musiche diverse tra loro, con composizioni molto raffinate e complesse, come nel caso de "La Madre" nella colonna sonora de "L'incompreso", o altre più semplici come "Zazie dans le Metrò'".

Ti è piaciuto lavorare sulle composizioni di Carpi?
Si, perché mi ha consentito di spaziare; negli ultimi sette - otto anni mi sono confrontato con compositori come Nino Rota in trio alcuni anni fa, o su Fauré quando avevo proposto canzoni del compositore con la voce di Simona Severini, ma anche sulla mitica band rock degli anni '70 dei Procol Harum un lavoro che mi ha stimolato molto e mi ha permesso, dal punto di vista musicale, di trovare un nesso tra passato e presente. Risolvere il problema di un brano, diventa per me uno stimolo a lavorare su quel pezzo.

Come nasce la tua esperienza con il trio danese?
Con Jesper lavoriamo da diversi anni, in progetti di vario genere, poi un giorno Jesper mi ha invitato ad un concerto a firenze dove c'era Martin; avevo questa cosa già pronta su Fiorenzo Carpi che gli ho proposto, loro hanno accettato con entusiasmo. Abbiamo pubblicato "Pinocchio ed altri Racconti, Musiche di Fiorenzo Carpi" un mese fa abbiamo realizzato il disco a Copenaghen.

Antonio Zambrini ha presentato il suo disco con grande successo all'Auditorium della Camera Del Lavoro di Milano.