Salvini fermato e poi rilasciato in Russia per striscione anti-Renzi
Il leader della Lega è stato avvicinato da due agenti dopo aver esposto un manifesto per il "No" al Referendum del 4 dicembre, insieme alla maglia del Milan, sua squadra del cuore
"Arrestato per il Milan...".
Ha scherzato così il leader della Lega Matteo Salvini, protagonista di una piccola disavventura in Russia, nella Piazza Rossa di Mosca. L'esponente del Carroccio ha infatti visto avvicinarsi a lui due agenti di polizia, che precedentemente lo avevano osservato mentre sventolava un manifesto per il "No" al Referendum del 4 dicembre, insieme a una maglia del Milan. La legge russa, infatti, vieta di esporre striscioni politici senza previa autorizzazione.
La polizia, dopo aver chiesto spiegazioni uno dei membri della delegazione leghista, l'imprenditore Bruno Giancotti, che lavora da tempo in Russia, ha rilasciato Salvini. Il leader della Lega aveva incontrato poco prima alcuni deputati alla Duma, la Camera bassa del parlamento russo, e si è poi subito diretto in Piazza Rossa per le consuete - ma stavolta anche movimentate - foto di rito.