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Berlusconi: "Pdl non perde tempo, ecco gli 8 punti shock che presenteremo in Parlamento"

Il leader del centrodestra: "Il 15 aprile le proposte per stimolare la crescita del Paese". Il Pd apre. Franceschini: "Ok a confronto col Pdl". Speranza: "I voti del Cavaliere non sono di serie B"

Ap/Lapresse

"Mentre le altre forze politiche sembrano impegnate a perdere tempo", il Pdl "dal 15 aprile, presenterà in Parlamento quelle 8 proposte shock che hanno portato la coalizione a un soffio dalla vittoria". Lo ha detto il leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi. Tra queste ci sono "rimborso Imu, abolizione finanziamento pubblico, revisione Equitalia, riforma fisco-giustizia".

"Sono 8 proposte concrete, che avranno un immediato impatto positivo sull'economia reale e sulla società, soprattutto per quanto riguarda la creazione di nuovi posti di lavoro. Otto punti su cui si sono espressi i cittadini e che porteremo avanti con impegno quotidiano nel nostro lavoro parlamentare", sottolinea Berlusconi nella sua nuova comunicazione online sul sito.

Gli 8 punti shock - "Mentre la politica si impantana, si fa del male e ci fa del male, noi avvertiamo la necessita' e l'urgenza di cambiare rotta per ridare alle famiglie e alle imprese la fiducia e la forza di andare avanti in una situazione economica davvero difficile. Per questo motivo - prosegue - sabato 13 aprile a Bari, illustreremo il contenuto di questi otto disegni di Legge, gia' pronti per essere presentati al Senato della Repubblica. E che riguarderanno: 1) l'abrogazione dell'Imu sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati funzionali alle attivita' agricole e la restituzione degli importi versati nel 2012; 2) la revisione dei poteri di Equitalia, con particolare riferimento alle sanzioni, alle maggiorazioni di interessi e ai meccanismi di rateizzazione; 3) il riconoscimento alle imprese - per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di giovani, disoccupati e cassintegrati - di una detrazione (sotto forma di credito d'imposta) per i primi 5 anni dei contributi relativi ai lavoratori assunti, nonche' l'esenzione, per questi ultimi, dall'IRPEF sul salario percepito; 4) il passaggio dalle autorizzazioni burocratiche ex ante ai controlli ex post, per quanto riguarda lo svolgimento di ogni attività di impresa; 5) l'abolizione dei contributi pubblici per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici; 6) le norme per la riforma del sistema fiscale; 7) le disposizioni di revisione della Costituzione per quanto riguarda l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e il rafforzamento dei poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri; 8) le disposizioni per la riforma della giustizia".

"Queste nostre proposte - sottolinea Silvio Berlusconi - hanno in sé la forza di un cambio di passo, di uno shock istituzionale ed economico, che tende da un lato, allo sviluppo e al rilancio della nostra economia e, dall'altro, al ritorno della fiducia nello Stato, il cui compito resta quello di creare le condizioni adatte perché i cittadini possano realizzare le proprie ambizioni e i propri progetti".

Franceschini apre: "Ok a confronto con Pdl" - Da parte del Pd, la proposta di Berlusconi è stata accolta positivamente. Dario Franceschini considera gli 8 punti programmatici "idee da mettere sul piano del confronto, anche se c'è molta propaganda". Poi aggiunge che Berlusconi è abile nelle campagna elettorale. Il vicesegretario Pd respinge inoltre l'ipotesi di un governissimo ma suggerisce un "governo di transizione sostenuto da avversari per fare cose urgenti come la legge elettorale o provvedimenti di sostegno all'economia".

Speranza: "Berlusconi legittimato, non  ha voti di serie B"  - Dopo l'apertura di Franceschini arriva anche quella del capogruppo alla Camera del Pd. "La posizione di Franceschini - spiega in un'intervista al Corriere della Sera - sta dentro una riflessione che il gruppo dirigente ha avviato da settimane e assume un punto di vista con più coraggio. Immaginare che sia una parte a scegliere chi comanda nell'altra non è nel novero delle cose reali. La legittimazione di Berlusconi arriva dai voti, i nostri non sono di serie A e i loro di serie B". Quindi, sì al confronto. "Il tema del dialogo - aggiunge Speranza - è fuori discussione, Bersani stesso si è detto disponibile a incontrare l'ex premier. Il punto è l'esito, la formula politica. Alla domanda di cambiamento emersa dal voto bisogna rispondere con una traiettoria adeguata, non con una formula sbagliata, di arroccamento contro le forze antisistema".