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Berlusconi: "Lo spread non è dipeso da me"
"Monti aveva più poteri del governo fascista"

"La sinistra acquisto dei nostri parlamentari, lasciammo al governo tecnico ma abbiamo sbagliato", ha detto il leader del Pdl a "Italia Domanda" su Canale Cinque

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"Quel che è successo con la febbre del mercato finanziario non è dipeso dal mio governo così come l'andamento dello spread non dipende dai governi". Lo afferma Silvio Berlusconi a "Italia Domanda" su Canale Cinque. Nella crisi "ci sono tanti fattori che sono intervenuti come ad esempio la debolezza dell'euro", ha aggiunto. "Il governo Monti ha agito con maggiori poteri di quello fascista. Ha usato il decreto legge anche per cose ordinarie".

"Suicidio di Fini per la promessa della leadership"
"Fini se ne andò per fondare un piccolissimo partito, che raggiunge a malapena l'uno per cento. Un suicidio politico, dietro la promessa di diventare premier di una maggioranza di centrosinistra", ha aggiunto Berlusconi.

"La sinistra acquistò nostri parlamentari"
Avendo avuto una maggioranza sempre più risicata per il passaggio, acquistato dalla sinistra di alcuni nostri parlamentari a sinistra, ed essendo rimasti con due parlamentari di maggioranza abbiamo ritenuto di lasciare per un governo tecnico. Per senso di responsabilità e amor di patria ci siamo dimessi. Abbiamo sbagliato, ma con il senno di poi sono piene le fosse".

"I tecnici succhiano la tredicesima per l'Imu"
"Il governo dei cosiddetti tecnici ha applicato acriticamente quella politica del rigore a una economia che non era in crescita: la ha portata dentro una spirale recessiva pericolosa", ha ribadito Silvio Berlusconi. "La politica di procedere all'aumento delle tasse ha portato ansia e paura nelle famiglie: al di la della tredicesima succhiata dallo Stato per pagare l'Imu, quella politica ha determinato un fattore psicologico che riduce i consumi, con una spirale negativa", ha concluso.

"Obama mi apprezza, tutte storie sul discredito"
Le cancellerie europee e americana non ne potevano più di Berlusconi? "Una favola metropolitana assoluta. Io sono amico dei leder dei Paesi più importanti al mondo: Putin, Bush, sono in buonissimi rapporti con Obama che ha dichiarato di apprezzare tantissimo Berlusconi. Il resto sono tutte storie, non è vero niente", ha sottolineato il leader del Pdl.

"In Ue io il più bravo, pericoloso e capace"
"Al tavolo dei Consigli di Capo di Stato e di governo c'erano ex sindacalisti e professionisti della politica. Io ero quello con maggiore esperienza che veniva dalla trincea del lavoro e con 20 anni di esperienza da presidente del Consiglio. Ero il più capace, il più pericoloso e il più bravo negli interventi. Molti di questi signori aprivano la paginetta che gli avevano preparato e leggevano. Io non mai letto paginetta, ho tutto qui", afferma Silvio Berlusconi facendo il segno di toccarsi la fronte.

"Mai fatto battute sulla Merkel"
Forse la durezza di Angela Merkel dipende anche da una "battuta" di Silvio Berlusconi che il Cancelliere tedesco apprese? "Non l'ho mai pensato. Non è vera quella battuta. Non ho mai fatto nessuna battuta così nei confronti della Merkel né nei confronti di nessun'altra signora. Ho un grande rispetto per l'altra metà del cielo".

"Lettera alla Bce fu un'imposizione"
L'acredine della Merkel è semplicemente causata dai tanti no che ho detto nei Consigli europei a politiche che potevano essere favorevoli per la Germania ma non per l'Italia e per altri Paesi: come ad esempio quando si pensò all'Autorithy per le banche europee o alla Tobin tax". Quanto alla lettera della Bce, "fu una imposizione della Bce che, chiamata a intervenire sui mercati finanziari per acquistare titoli e fermare la salita degli interessi, ci disse invece di andare al pareggio di bilancio nel 2014 di farlo nel 2013 con un atto di buona volontà".

"Senza impresa non c'è ripresa"
"Per tornare fuori dalla spirale recessiva in cui il governo Monti ci ha cacciato ci si deve tirar su le maniche e lavorare duro partendo dal supporto all'impresa. Senza impresa non c'è ripresa", ha detto ancora Silvio Berlusconi a "Italia domanda". La ricetta di Berlusconi è: "Riduzione del carico fiscale; togliere di mezzo tutti i vincoli della burocrazia che sono una camicia di forza per le imprese, a partire dai controlli ex ante. E poi ridare il credito alle imprese".

"In 5 anni si potrebbe ridurre il 10% delle spese dello Stato"

"Nel giro di cinque anni se il governo avesse il potere potremmo arrivare a meno 10% di spese e cioè meno 80 miliardi con un risparmio progressivo di 16 miliardi all'anno. Se il governo avesse gli strumenti quei soldi servirebbero a ridurre l'Irap su lavoro e poi si aumenterebbero gli aiuti alle famiglie".

"Tredici liste? Noi trenino della libertà"
"E' la legge che dice che vince la coalizione che mette insieme il maggior numero di liste. Io ne ho con me 13? Il trenino c'è di qui e c'è di là: solo che di qui è il trenino della libertà, di là il trenino delle tasse".

"Niente tasse sui giovani neoassunti"
A Silvio Berlusconi, durante "Italia domanda", viene imputato di non aver fatto riforme a favore delle assunzioni. "E' esattamente il contrario - ribatte il leader del Pdl - ho fatto con il povero Biagi la riforma del mercato del lavoro e oggi propongo che un'impresa che assume un giovane disoccupato non paghi contributi e imposte, ma solo i soldi che entrano in tasca al nuovo assunto, per i primi 5 anni di lavoro". "Con la riforma Fornero ci sono regole più rigide per entrare nelle imprese - aggiunge Berlusconi - e 37 giovani su 100 non trovano lavoro. Questi sono i fatti e i fatti hanno la testa dura".

"Ingroia candidato? Ho i brividi"
La candidatura di Antonio Ingroia "mi dà fastidio in tutti i modi e mi vengono i brividi alla schiena a pensare che ha fatto le indagini più delicate, come quelle sul rapporto tra stato e mafia, e le faceva con una testa di estrema sinistra", dice Silvio Berlusconi, aggiungendo che Ingroia "ha manifestato l'adesione ad una ideologia rivoluzionaria di sinistra incompatibile con il suo ruolo".

Berlusconi a Fiorello: "Noi sposi? Poi gli alimenti li paghi tu!"

"Confesso che Fiorello è il mio tipo: nel caso non sarei così contrario a una unione con lui. Ma se ci separiamo con tutto quello che mi han portato via sarebbe lui a dovermi pagare gli alimenti...". Lo ha detto Silvio Berlusconi scherzando con Fiorello. Lo showman aveva detto di voler sposare il leader del Pdl, soprattutto "per gli alimenti che mi dovrebbe versare alla fine della nostra unione".