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Svuota-carceri, Manconi: "Direzione giusta"
Letizia: "Le celle in questura? Impensabile"

Eʼ polemica sul piano del Guardasigilli Severino. Frena la polizia: "Non abbiamo le strutture"

Ansa

Fa discutere il piano svuota-carceri della Severino,ma per il ministro della Giustizia la soluzione a quella che definisce "la grande sofferenza" delle detenzioni non può essere pensata diversamente.

E cioè, domiciliari per i circa 3300 detenuti che devono scontare i rimaneti 18 mesi di pena, niente carcere ma celle in questura per chi è arrestato in flagranza in vista del processo per direttissima. Ed è polemica.

Per il leader dei funzionari di polizia, Enzo Letizia, non se ne parla: ''Sono contrarissimo - dice in un'intervista a Repubblica - al fatto che i detenuti in attesa di convalida restino nelle caserme delle forze dell'ordine''. Di parere opposto, invece, Luigi Manconi, presidente di A Buon Diritto che alza addirittura il tiro: "La direzione è giusta - spiega sempre a Repubblica - gli arresti domiciliari andrebbero estesi fino agli ultimi 24 mesi".

Pareri opposti, e a quanto pare, inconciliabili. ''Le polizie non hanno camere di sicurezza idonee anche dal punto di vista igienico per ospitare questi detenuti - insiste Letizia - non abbiamo più nemmeno i soldi per le pulizie dei commissariati. Ciò vuol dire che quelle persone vanno piantonate nei nostri uffici per 48 ore, assistite, nutrite, curate. Ma per favore - sbotta - non siamo assolutamente organizzati''.

Il funzionario ha calcolato che per il piantonamento dei 21 mila detenuti interessati dalla misura approvata servirebbero ''68 mila turni di servizio delle Volanti. Insomma - aggiunge è come se la metà dei nostri capoluoghi di provincia non avesse più il servizio di controllo del territorio per un anno''.

Eppure una soluzione all'emergenza delle carcere va trovata, e subito. " Le misure approvate - replica a distanza Manconi - vanno nelle direzione giusta e aprono una prospettiva intelligente'', non solo. Per il sociologo si poteva prendere in considerazione ''l'estensione fino a 24 mesi, come nell'originale ddl Alfano'' per gli arresti domiciliari come ultimo periodo della pena per i detenuti. Quanto alla detenzione nelle camere di sicurezza della polizia, per Manconi è ''saggio dimezzare il tempo che precede la convalida ed evitare il carcere'' ma bisogna stare attenti a un passaggio delicato: "E' proprio lì e proprio in quelle ore - mette in guardia - che si consumano frequentemente abusi e violenze". Quindi, cautela.