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Egitto, ergastolo per l'ex presidente Mubarak
Tv di Stato: "Colpito da crisi cardiaca"

Stessa condanna anche per lʼex ministro dellʼInterno, Habib al-Adly. Anche lui è stato riconosciuto colpevole di aver ordinato di sparare sulla folla.

Ap/Lapresse

L'ex presidente egiziano, Hosni Mubarak, è stato condannato all'ergastolo per aver ordinato di sparare sui manifestanti durante i 18 giorni della rivoluzione del 25 gennaio, provocando la morte di 850 persone. All'ergastolo è stato condannato anche l'ex ministro dell'Interno, Habib al-Adly, per il quale l'accusa aveva chiesto la pena di morte. Anche lui è stato riconosciuto colpevole di aver ordinato di sparare sulla folla.

I dieci mesi del processo a Mubarak
Il processo all'ex presidente egiziano si è concluso dopo 10 mesi di udienze. Da molti è considerato il processo del secolo: è infatti il primo a carico di un capo di Stato caduto per gli effetti della Primavera araba e in cui l'imputato era presente in aula. Il procedimento è stato caratterizzato da scontri giudiziari, testimonianze di alto profilo e potenziali capri espiatori.

Le testimonianze shock
Il processo ha registrato oltre 1.600 testimonianze, in gran parte poliziotti e testimoni oculari della rivolta. I racconti più significativi si riferiscono all'incontro tra Adly e un suo stretto collaboratore nel quale il ministro degli Interni avrebbe ordinato di usare più forza possibile contro i manifestanti. Altri testimoni riferiscono della distribuzione di armi alla polizia prima che manifestanti fossero uccisi.

Rissa dopo la lettura della sentenza
Il processo ha visto anche la sentenza di prescrizione per i reati di corruzione, abuso di potere a carico di Hosni Mubarak e dei suoi due figli. Dopo la lettura di questa parte della sentenza nell'aula bunker dell'Accademia di polizia è scoppiata una rissa. Gli avvocati dell'accusa sono saliti sui tavoli del tribunale scandendo gli slogan "Fuori, fuori" e "Il popolo vuole che la magistratura sia ripulita".

Familiari vittime contro la sentenza: "Dovevano essere condannati a morte"
"La sentenza del popolo è la morte". Recita così uno dei cartelli alzati dai familiari delle vittime della Rivoluzione del 25 gennaio davanti al Tribunale penale del Cairoche hanno contestato la sentenza all'ergastolo emessa per Mubarak. La polizia è intervenuta fuori e dentro l'aula per placare le contestazioni nei confronti della Corte che non ha accolto le richieste dell'accusa secondo cui l'ex presidente doveva essere condannato alla pena capitale.

Tv di Stato: "Crisi cardiaca durante trasporto in prigione"
L'ex presidente egiziano Hosni Mubarak è stato colpito da una crisi cardiaca. Lo riferisce la tv di Stato egiziana. Le prime cure mediche gli sarebbero state portate già a bordo dell'elicottero che lo stava trasportando alla prigione di Tora.

10mila in piazza Tahrir contro assoluzione dei generali
La sentenza del processo che ha comminato l'ergastolo all'ex premier egiziano Hosni Mubarak e ha assolto i sei collaboratori dell'ex ministro dell'Interno ha scatenato l'ira della folla. Oltre 10 mila manifestanti si sono riversati in Piazza Tahrir, al Cairo scandendo: "Il popolo vuole cacciare l'ancien regime". Le Forse armate scrivono su Facebook che "non permetteranno che la democrazia venga sabotata, qualsiasi sia il sacrificio".

Scontri in tutto il Paese, 61 feriti
E' di almeno 61 feriti il primo bilancio provvisorio delle proteste innescate in tutto l'Egitto dalla condanna all'ergastolo dell'ex rais.