Il crimine, evidentemente, a volte paga. L'Istat ha inserito nel conteggio del Pil le attività illegali d'Italia: prostituzione, ricavi da droghe leggere, contrabbando, beccandosi l'ironia dell'Università di Harvard e del suo premio IgNobel, prontamente assegnato.
Ma davvero lo Stato italiano guadagnerebbe dal suo Pil illegale? Qual è il rapporto storico tra la morale e il fisco? E' davvero così difficile fare aprire ad una prostituta la partita Iva per "servizi alla persona"?
Francesco Specchia ne parla con Francesco Guelfi tributarista e partner dello studio internazionale Allen & Overy, e Jacopo Barigazzi, giornalista economico-finanziario co-fondatore de Linkiesta e già corrispondente di Newsweek, e l'avvocato Giuseppe La Scala. Con un servizio sulla tragicommedia del trans Efe Bal alla ricerca del fisco perduto.