La tragedia di Genova ha innescato grande interesse su temi per addetti ai lavori che diventano, grazie ai social network, di facile fruizione per tutti. Così la pagina Facebook "Ingegneria e dintorni", che da giorni offre ai propri iscritti interessanti spunti di riflessione su quello che può essere accaduto al viadotto genovese, ha pubblicato un estratto della dispensa su cui hanno studiato generazioni di ingegneri. Pagine a firma di Riccardo Morandi dedicate alla sua opera, il ponte sulla Genova-Sestri crollato il 14 agosto, 51 anni dopo la sua inaugurazione, provocando 43 vittime e 600 sfollati. In quelle pagine dattiloscritte, oggetto di studio da decenni, emergono le difficoltà dell'ingegnere nel progettare e realizzare una struttura così complessa e avveniristica per i tempi. Morandi, si legge, conosceva le criticità dell'opera e raccomandava manutenzione. Tanti i commenti di esperti e neofiti alle sue parole che oggi appaiono come tragicamente premonitrici
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