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Espulsi cinque macedoni, Alfano: "Messaggi jihadisti su Facebook"

I cinque risiedevano in provincia di Gorizia e sui social facevano propaganda jihadista. Dal 2015 a oggi si contano 121 fogli di via per motivi di sicurezza

Cinque cittadini macedoni residenti in provincia di Gorizia sono stati espulsi dall'Italia "per motivi di sicurezza nazionale" in seguito a un decreto del ministero dell'Interno.

Lo comunica lo stesso Angelino Alfano spiegando che la decisione è stata presa "a seguito di indagini avviate due anni fa dalla Digos di Trieste e dalla Procura della Repubblica su un account Facebook, dove venivano postati video e documenti a sostegno dell'Isis".

Esultanza per gli attacchi in Europa - Il ministro spiega che "gli stranieri monitorati avevano esternato la loro esultanza in occasione dei diversi, recenti attacchi terroristici compiuti in Europa e avevano sempre giustificato le azioni dei miliziani dello Stato Islamico, anche le più crudeli, come le torture e le esecuzioni dei prigionieri".

Propaganda via social - "Gli approfondimenti eseguiti sul profilo social - aggiunge - hanno permesso di individuarne il titolare (un 28enne macedone) e di estendere le attività investigative ad altri soggetti che utilizzavano le loro pagine Facebook per acquisire e diffondere messaggi di propaganda jihadista, in particolare, due fratelli macedoni di 31 e 28 anni, cognati del titolare del profilo, insieme ai quali, tra l'altro, veniva gestita una società che operava nel settore dell'edilizia".

"Odio ideologico-religioso" - "Le attività investigative - dice ancora Alfano - hanno documentato l'odio ideologico-religioso che accomunava questi stranieri, come anche il padre dei due fratelli, di 52 anni, e la moglie 32enne di uno di loro, tutti fanatici seguaci dell'autoproclamato Califfato, che più volte avevano parlato con disprezzo dell'imam e della comunità islamica locale perché ritenuti "moderati" e aperti agli influssi occidentali".

"Il nostro lavoro di prevenzione riveste una grande importanza nel contrasto al terrorismo - conclude il ministro -. Proseguiamo, quindi, su questa strada perché consideriamo la prevenzione uno degli strumenti strategici per diminuire il livello di rischio terrorismo in Italia, anche se nessun Paese oggi può dirsi a rischio zero".

Dal 2015 a oggi 121 espulsioni - Con questi ultimi provvedimenti, sale a 121 il numero degli estremisti islamici espulsi dal gennaio 2015. Tra questi, 55 sono stati mandati via dal nostro Paese nel corso del 2016.