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Pompei, crolla Domus dei Gladiatori

Grave danno nel sito archeologico di Pompei.

E' crollata intorno alle 6 di sabato mattina l'intera Domus dei Gladiatori, così chiamata perché al suo interno si allenavano gli atleti nell'antica città romana. Ad accorgersi dal disastro, i custodi arrivati al lavoro verso le 7.30. Il crollo forse dovuto un vecchio restauro oppure a delle infiltrazioni d'acqua causate dalle piogge dei giorni scorsi. Napolitano: "Una vergogna per l'Italia".

La Domus si trova sulla via principale, via dell'Abbondanza, quella maggiormente percorsa dai turisti, in direzione Porta Anfiteatro.

Saranno tecnici e studiosi a stabilire le cause del crollo della domus "Schola Armaturarum Juventis Pompeiani". Nel frattempo vengono avanzate alcune ipotesi, tra le quali il materiale utilizzato per il restauro e le infiltrazioni d'acqua in seguito alle piogge dei giorni scorsi. La Schola Armaturarum Juventis Pompeiani nel corso della seconda guerra mondiale era stata danneggiata dai bombardamenti che ne avevano fatto crollare il tetto, successivamente rifatto, sulle mura antiche in un materiale che potrebbe essere stato troppo pesante e che avrebbe, quindi, nel tempo potuto provocare un cedimento.

Il crollo, però, potrebbe anche essere dovuto a delle infiltrazioni d'acqua in seguito alle piogge dei giorni scorsi, essendo l'edificio crollato accanto ad un terrapieno.

La Domus dei Gladiatori di Pompei da anni era "in attesa di essere ristrutturata". Secondo il sindaco di Pompei, Claudio D'Alessio, il cedimento dell'edificio è un crollo annunciato: "succede quando non c'è la dovuta attenzione e cura" per un patrimonio secolare che andrebbe "preservato da ogni tipo di sollecitazione, anche atmosferica. C'è il dispiacere tipico di una comunità - ha sottolineato D'Alessio - di un territorio su cui vi è il museo all'aperto più grande del mondo e che purtroppo viene trascurato".

Gli scavi di Pompei restano tra i siti archeologici di maggior interesse turistico. Nel mese di ottobre la Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Napoli e Pompei ha registrato un aumento del 9,08% di visitatori rispetto allo stesso mese di un anno fa.

Napolitano: "Vergogna per l'Italia"
"Quello che è accaduto a Pompei dobbiamo, tutti, sentirlo come una vergogna per l'Italia", ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "E chi ha da dare delle spiegazioni - ha aggiunto - non si sottragga al dovere di darle al più presto e senza ipocrisie".