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Costretto a pagare gli alimenti alla ex e ai nipoti perché il figlio è scappato: 59enne tenta suicidio

Trento, lʼuomo guadagna solo 1.200 euro al mese. Dopo la decisione del giudice chiesto il pignoramento dei suoi guadagni

LaPresse

Clamorosa decisione del tribunale di Trento che ha obbligato un 59enne a pagare gli alimenti alla ex moglie e anche ai nipoti perché il figlio, anche lui in via di separazione, risulta irreperibile.

L'uomo ha tentato il suicidio gettandosi da un balcone ma è stato salvato dai carabinieri. Il protagonista della vicenda, un dipendente dell'Università di Trento, si è visto chiedere il pignoramento del suo stipendio: 1. 200 euro al mese.

Salito sul davanzale della finestra posta al primo piano dell'ufficio del giudice per le esecuzioni, l'uomo è stato salvato da un carabiniere che è riuscito a bloccarlo prima che si buttasse nel vuoto.

All'origine del gesto c'è la disperazione dell'uomo, che guadagna 1.200 euro al mese, nata dopo aver ricevuto una notifica relativa al provvedimento esecutivo di pignoramento di parte dello stipendio. Atto deciso dal Tribunale di Verona al quale si era rivolta la nuora dell'uomo che lamentava il mancato versamento degli alimenti ai figli da parte del marito, resosi irreperibile dopo la separazione.

Da qui il provvedimento esecutivo nei confronti del nonno. Il caso ha precedenti nella giurisprudenza che prevede che un genitore debba accollarsi le spese o gli alimenti non versati dal figlio sposato, anche se maggiorenne.