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Mike Bongiorno, Sanremo "nasconde" la statua

A pochi mesi dallʼinaugurazione, il Comune rivierasco dimentica il grande presentatore

Tgcom24

Quella statua era stata messa lì il 16 febbraio scorso per rendere omaggio al grande Mike Bongiorno che a Sanremo ha dato tanto prestigio. E nessuno avrebbe mai creduto che, dopo così poco tempo, la “città dei fiori” avrebbe dimenticato il famoso presentatore televisivo, relegandolo dietro a un manifesto pubblicitario del Comune, seppur temporaneo. Già, e la cosa è sotto gli occhi di tutti, da giorni: basta passare per la prestigiosa via Matteotti, in pieno centro, a pochi passi dal teatro Ariston, per notare che il povero Mike non si vede più.

Ma la sua statua non è stata tolta… No no… peggio: è stata nascosta, o meglio ignorata, come se lì non ci fosse mai stata.
Ad essere sinceri, anche durante l'inaugurazione del monumento (donato dalla famiglia, ndr) ai più non è sfuggito che sì, la statua è stata messa vicina a via Matteotti. Però, in una traversa, in un luogo - se vogliamo essere pignoli - un po' defilato rispetto al passeggio di quella bella strada. Notare la statua, quindi - anche senza nasconderla dietro a un cartellone - non è così immediato. Ed è un peccato, perché ai cittadini e ai turisti quella statua a grandezza naturale sembra piacere. E anche molto. In tanti non rinunciano - meglio dire "non rinunciavano" - a fermarsi a guardarla, a fotografarla e a farsi ritrarre nella stessa posizione, sorridenti e con la mano alzata, quasi a dire “allegria”, come diceva lui già ai tempi del Rischiatutto. Forse sarebbe stato meglio - per rendere piena giustizia alla carriera di Mike - spostarla qualche metro in avanti, più a ridosso dell'incrocio e si sarebbe reso ancor più merito alla figura di questo straordinario personaggio televisivo. Questione di scelte.

Nasconderla dietro a quel cartellone sa un po' di beffa e forse è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In questo periodo i turisti - ma solo quelli che riescono per pura fortuna a vedere il monumento - si fermano a fotografare il bronzo. Ma, in questi ultimi giorni, purtroppo, soprattutto per documentare il torto fatto alla memoria di Mike.

“E' una vergogna – commenta Paolo Grasso arrivato in riviera da Trento per qualche giorno di relax –. Ho visto la statua solo perché ho notato delle persone che facevano delle foto, ma non capivo a che cosa. Mi sono incuriosito e, andando a guardare dietro al cartello, ho visto Mike Bongiorno. Pazzesco!”

“Ora speriamo che rimedino a questa clamorosa gaffe– ha aggiunto Giulia Bertacchini, di Reggio Emilia, che in queste zone viene da quando era bambina –. Questo, poi, è un cartello del Comune di Sanremo, neanche la pubblicità di un privato… Ma non potevano metterlo nell'altro angolo dell'incrocio? E' grottesco”

“Mi sono fermata proprio per fotografare questa cosa vergognosa. Mia figlia vuole pubblicare le foto su facebook” ha detto un'altra signora in compagnia del marito e della figlia in carrozzella.
“Spero che il Comune torni sui suoi passi e ridia dignità alla memoria di Mike Bongiorno, anche per rispetto della famiglia che questa statua l'ha pagata e regalata alla nostra città, facendoci un grande onore” ha detto invece il signor Umberto, un anziano che vive nel quartiere Pigna da sempre.

Già... dispiacere e proteste: i cittadini di Sanremo sono affezionati al presentatore italo-americano. E non tanto perché sul palco dell'Ariston ci è salito ben 11 volte (la prima nel 1963, l'ultima nel 1997), ma perché nella città rivierasca lui era di casa, anche nei periodi lontani dalla kermesse canora. Speriamo che qualcuno ci ripensi e che Mike torni ad essere di nuovo uno dei simboli di quella bella via. Magari, spostato qualche metro più avanti. In modo che tutti, turisti e cittadini, possano notarlo facilmente, con la sua mano alzata, come se dicesse ai passanti: ALLEGRIAAAAAA". Intanto, quella mano alzata, in questi giorni di "oscuramento" potrebbe servirgli per dire: "Hei, sì, sono io... quello dietro al cartellone".
Enrico Fedocci