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Meteo, "Medusa" porta forti piogge al Nord

Maltempo sulle regioni tirreniche e neve sulle Alpi ad alta quota. Nel weekend crollo termico

Meteo.it

La perturbazione numero 6, ribattezzata "Medusa", porterà forte maltempo con notevoli accumuli di pioggia e abbondanti nevicate sulle Alpi ad alta quota. La perturbazione darà origine a un profondo vortice nel Mediterraneo che attiverà venti molto intensi. Le situazioni critiche saranno più probabili al Nordovest, nelle Venezie e in Toscana, Lazio e Campania, dove in 48 ore potranno accumularsi dai 100 ai 200 mm di precipitazione.

Questa fase sarà accompagnata da venti di Scirocco che manterranno un clima relativamente mite, ma poi arriverà aria molto più fredda che determinerà un sensibile calo termico a partire giovedì dalle regioni settentrionali, al punto che, entro il prossimo fine settimana, piomberemo in una situazione decisamente più invernale.

Oggi piogge sempre più insistenti e intense a partire dal Nordovest, ma in graduale estensione anche al Nordest, regioni centrali tirreniche e Sardegna. Nevicate abbondanti sulle Alpi oltre i 1.500-1.700 metri di quota. Nel corso della giornata saranno possibili anche dei temporali in Liguria, Sardegna e in serata sulle coste tirreniche. Nuvole su medio Adriatico, Campania e zone ioniche, più sole nel resto del Sud .

Temperature ancora piuttosto miti e in ulteriore crescita in molte zone, con punte massime di 15-16 gradi al Nord e medio Tirreno, 18-20 sul resto della penisola, fino a 21-22 gradi sulle Isole grazie ai venti di Scirocco.

PIOGGE AL NORDOVEST E SULLE REGIONI TIRRENICHE
Tra domani e mercoledì (quindi nell'arco di 48 ore) potremo avere accumuli da 100 a 200 millimetri di pioggia al Nord e sulle regioni tirreniche, con conseguente rischio di esondazioni.

BUONE NOTIZIE PER GLI SCIATORI
La perturbazione n. 6 di novembre, oltre alle forti piogge in gran parte del Paese, porterà anche abbondanti nevicate sull'arco alpino. Se la quota neve rimarrà piuttosto elevata (nevicherà infatti ovunque al di sopra dei 1400-1600 metri, tranne che nella notte tra mercoledì e giovedì dove la quota neve potrà scendere sotto i 1400 metri sulle Alpi e nella giornata di giovedì dove scenderà anche intorno 700/800 metri) i quantitativi di neve potranno però essere notevoli. La massa di aria fredda che segue la perturbazione n.6 e responsabile del calo termico sul nostro Paese, per alcuni giorni non abbandonerà le Alpi quindi la neve caduta non si scioglierà favorendo un'ottima apertura della stagione sciistica.

DA GIOVEDI' ARRIVA IL FREDDO
Da giovedì la discesa di una massa d'aria polare, in queste ore confinata ancora sul Nord Europa, provocherà un calo delle temperature, che potranno registrare valori anche di 4-8 gradi inferiori rispetto a quelli attuali, soprattutto al Nord. Il freddo quindi arriverà sul nostro Paese proprio in coincidenza con l'inizio dell'inverno meteorologico, ossia il 1° dicembre.

AVVISO DELLA PROTEZIONE CIVILE
Sulla base delle previsioni disponibili e di concerto con tutte le Regioni coinvolte, cui spetta l'attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso ieri un primo avviso di avverse condizioni meteorologiche. L'avviso prevede precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte e Lombardia. Le precipitazioni si estenderanno successivamente al Veneto e al Friuli Venezia Giulia e sulle Regioni centrali tirreniche, in particolare sul Lazio. I fenomeni potranno dar luogo a rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.