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Le ragazze di Tarantini su un volo presidenziale
Un visto in 5 ore da segretaria del premier

Scandalo escort, nuove intercettazioni dallʼinchiesta di Bari; per "Gianpi" un visto per lʼestero ottenuto in 5 ore

LaPresse

Nuovo dettagli sulle intercettazioni "bollenti" contenute negli atti dell'inchiesta barese sulle escort.

Il 26 novembre 2008 Silvio Berlusconi organizza una cena a Palazzo Grazioli, ma un impegno improvviso lo costringe ad andare a Milano. Tarantini propone così al premier e ottiene di "volare a Milano con alcune ragazze insieme sull'aereo presidenziale".

Stando agli atti dell'inchiesta, quando la serata rischia di saltare, Tarantini coglie la palla al balzo e propone al telefono al premier "di volare tutti insieme sull'aereo presidenziale, dicendo che le ragazze (che aveva reclutato) abitavano a Milano e facendo credere che lui aveva un impegno di lavoro in città l'indomani mattina". Alla fine le ragazze volano con "Gianpi" sull'aereo del capo del governo, ma cena e dopocena saltano comunque. Tarantini trascorre quindi la notte in un hotel milanese assieme a Marysthell, al secolo Maria Esther Garcia Polanco.

Ragazze "facili" e "d'immagine"
Certo è che ad Arcore, a Villa Certosa o a palazzo Grazioli entravano due tipi di ragazze, quelle "facili" e quelle "d'immagine": le prime "disponibili ad incontri sessuali", le seconde con il compito di fare "da cornice all'evento". E per loro c'era anche un look preciso, una sorta di divisa da indossare quando si valicava la soglia delle residenze presidenziali. E' Massimiliano Verdoscia, l'amico e socio di Gianpi, a spiegarlo chiaramente a Ioanna Visan, un'altra delle "Olgettine". "Quando giovedì vai lì - le dice il 30 settembre 2008 - mi raccomando...il look...capello sciolto, il trucco non troppo evidente, capito? un vestito...un vestito sobrio, nero, che però metta in mostra...insomma...le tue forme...tu come...e poi tu sai il tuo charme quale è...va bene?".

"Cancelliamo l'Arcuri, è volgare"
Il sogno di Gianpaolo Tarantini è però quello di far prostituire "in coppia" Manuela Arcuri e Francesca Lana in favore di Silvio Berlusconi. Un sogno irrealizzato perché il 18 febbraio del 2009 Berlusconi confidò a Gianpi di "essere rimasto molto indignato per la volgarità espressa da Manuela Arcuri nel corso di un'intervista rilasciata a 'Le Iene', ritenendola non più gradita. "Meno male che non è stata qui - dice - perché sennò mi sarei sentito imbarazzato di essere andato con una t...cos. Vabbè cancellata". In precedenza, secondo la Gdf e gli investigatori, è la stessa Arcuri a confessare a Gianpi che "se il presidente le avesse fatto il favore richiesto (di far entrare il fratello Sergio in una fiction) sarebbe stato da lei ben ricompensato, alludendo alla prestazione sessuale richiesta. Seguono altre intercettazioni dalle quali emergono che vi sono molti altri tentativi di organizzare incontri tra il capo del governo e l'attrice. Uno di questi avviene l'11 febbraio 2009 ma non va a buon fine "a causa dell'inibizione dell'Arcuri provocata dalla presenza, quella sera, a Palazzo Grazioli, di Paolo Berlusconi, che conosceva il manager dell'attrice". A nulla servono le rassicurazioni del premier che spiega a Gianpi che avrebbe potuto dire al fratello di non riferire nulla al manager della Arcuri.

"S'innamorano di me, è il mio problema"

I continui inviti servono al premier per ringraziare l'amico Gianpi per le ragazze che porta alle sue cene. Ma è lo stesso Tarantini, il 5 novembre 2008, il giorno dopo la notte trascorsa da Patrizia D'Addario a Palazzo Grazioli mentre veniva eletto Barack Obama, a riferire al premier che le ragazze gli hanno detto: "Gianpaolo non ho mai incontrato una persona così dolce nella mia vita, perché poi si innamorano, questo è il problema". E Berlusconi risponde: "Questo è stato sempre il mio problema.. è una cosa che mi perseguita tutta la vita". Poi il premier si informa con Tarantini se Lucia Rossini e Barbara Montereale erano rimaste male per il fatto di essere andate via e aggiunge: "Ieri sera ero stanco perciò non mi sono permesso di farmi 'sciarmare' da tutte e tre...".

"Poi ce le prestiamo"
Nonostante il mezzo passo falso Gianpi continua a portare le ragazze nelle ville del Premier e parlare con lui delle ragazze. Con una confidenza che si fa sempre piu' stretta. Ecco cosa dice il 10 ottobre 2008 il capo del governo: "...e scusa portatele per te e poi io mi...porto le mie...poi che le prestiamo insomma...".

"Voglio fare il bravo, sono stanco"
Dopo tante serate, anche il premier però sembra non averne piu' E si sfoga al telefono con tarantini, l'11 gennaio del 2009. "Adesso, poi, voglio fare il bravo, perché non posso piu' andare avanti, mi devo riposare di pi-, sono davvero molto stanco".

Rossella e Del Noce "esche" per le donne
Se poi le ragazze avessero avuto dei dubbi a partecipare alle serate, il premier aveva trovato una soluzione: convocare il presidente di Medusa Carlo Rossella e il direttore di Rai Fiction Fabrizio del Noce, "per fornire alle ragazze lo stimolo a partecipare". "Che cosa dici - afferma al telefono con l'onnipresente Gianpi il 23 settembre 2008 - se chiamiamo anche Rossella che c'ha una ragazza che canta in Vaticano molto brava?", "magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce, il direttore della fiction della Rete Uno della Rai?", "così le ragazze sentono che c'è qualcuno che ha il potere di farle lavorare".

(Nella pagina seguente: Gianpi ottenne dalla segretaria del premier, Marinella, un visto per l'estero in 5 ore)

Alla vigilia della partenza per il viaggio ufficiale di Silvio Berlusconi in Cina, nell'ottobre del 2008, la segretaria del premier Marinella riesce a far avere a tempo di record, in cinque ore, un visto per Gianpaolo Tarantini. E' quanto si legge negli atti della procura di Bari sulle escort portate nelle residenze del premier. In una intercettazione del 21 ottobre il premier chiama l'imprenditore barese e gli dice "Eccomi Gianpaolo!".
"Presidente, buonasera - lo saluta Tarantini - la volevo ringraziare perché Marinella è stata superlativa, praticamente oggi siamo riusciti ad avere il visto in 5 ore...". Nell'informativa non si precisa di che visto si tratti.
"Benissimo - replica Berlusconi - va bene... allora partiamo domani sera".La telefonata poi prosegue per organizzare una cena con ragazze a palazzo Grazioli.

Del viaggio in Cina Berlusconi parla anche in una precedente conversazione con Tarantini del 5 ottobre 2008. I due parlano di alcuni incontri da organizzare.
Tarantini propone: "Facciamo mercoledì questa cosa col Bagaglino e poi il giorno dopo facciamo con Manuela".
Berlusconi: Ecco, magari facciamo cosi! Vediamo un po' se io sono... perché io c'ho tanti impegni internazionali, parto a destra...adesso vado in America....
Tarantini: Uhm...
Berlusconi: Poi devo andare a Pechino... sono messo malissimo!
Tarantini: Bellissima! Io là vorrei venire, Presidente...
Berlusconi: Poi a Bruxelles...
Tarantini: Uhm!
Berlusconi: Va bene, possiamo combinare!

Della auspicata trasferta a Pechino con Silvio Berlusconi, Gianpi parla anche all'imprenditore Enrico Intini, quello che vuole entrare nelle società di Finmeccanica. La telefonata è del 17 ottobre 2008 e Tarantini chiede ad Intini se ha qualche "aggancio" in Cina. "Tu a Pechino c'hai qualcuno che conosci...perché io vado la settimana prossima 4 giorni con lui là perché lui ha il G7...G14...non so che cazzo ha...e mi vuole portare insieme...volevo qualcuno introdotto per organizzare una serata...una cena...perché lui ha detto che si rompe i c... a fare le cose...quelle ufficiali...formali che stanno là".