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Camoranesi, mea culpa su infortuni

"Dovevo avere il coraggio di fermarmi"

Una stagione nata sotto l'egida degli infortuni e proseguita con un continuo via vai in infermeria.

Mauro Camoranesi fa mea culpa e si prepara per il rientro, previsto a febbraio. "Avrei dovuto avere il coraggio di fermarmi - ha detto - Ho avuto problemi in estate, poi ho accelerato per la Nazionale e l'inizio del campionato e questo mi ha condizionato". Ed ancora: "La colpa è mia, ora aspetterò di essere al 100%".

Ha pagato dazio, ma quando è stato in campo spesso si è dimostrato decisivo come nella gara contro l'Inter. Per questo Mauro Camoranesi ha voluto tirare la corda, nella consapevolezza di dover dare una mano al suo tecnico e ai compagni, sacrificandosi, col senno di poi facile dirlo, troppo e causando un danno a sé stesso e alla squadra rimediando una serie inusitata di infortuni che lo hanno tenuto lontano dai campi di gioco a lungo. L'ultimo problema è in via di risoluzione e allora il centrocampista bianconero può guardare con una certa serenità al futuro e non ripetere gli errori fatti in passato. "Non mi è mai successo di stare fermo così a lungo - ha raccontato dal ritiro di Malta - Già in estate ho avuto qualche problema muscolare e non ho potuto allenarmi come avrei voluto, poi ho accelerato di colpo per l'inizio del campionato e soprattutto per gli impegni della Nazionale. Però è colpa mia perché avrei dovuto avere il coraggio di dire 'mi devo fermare' e invece ho rischiato perché comunque mi sentivo bene. Solo che poi sono stato costretto a fermarmi".

Il peggio è passato e Camoranesi potrebbe essere l'uomo in più dei bianconeri nella seconda fase della stagione: "Questa cosa non mi crea alcun problema, sono abituato alle responsabilità anche se c'è da dire che non mi sento assolutamente l'arma in più della Juve - ha detto - Ci sono tanti campioni, io sono uno dei tanti". La Juve intanto anche con l'italio-argentino a mezzo servizio ha sorpreso tutti. Non lui: "No, io non sono assolutamente stupito. Anzi mi stupisco del fatto che la gente si sorprenda. Questo è un gruppo abituato a giocare insieme da anni e a lottare per traguardi importanti".

Traguardi che passano necessariamente da un rinfoltimento della rosa e i nomi fatti, di Van der Vaart o Sissoko, sono ben accetti. "Tutti quelli forti, come loro due, sono da Juve ma non sono io a fare il mercato, quindi non chiedete a me". Infine un complimento a Ranieri che ha saputo riportare lo spirito vincente: "Ha generato entusiasmo". Carburante indispensabile per tornare a trionfare.