IL RICORDO

I nipoti di Ornella Vanoni: "È stata una nonna meravigliosa"

Lo hanno detto Camilla e Matteo a Storie Italiane

24 Nov 2025 - 13:30
 © Ansa

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"Una nonna meravigliosa" così i nipoti di Ornella Vanoni, morta a 91 anni nella notte tra il 21 e il 22 novembre, hanno voluto ricordarla, condividendone il lato più intimo e quotidiano. "Ha dato tanti colori diversi alle nostre vite, lascerà un grande vuoto ma anche tanta ricchezza", hanno raccontato a Storie Italiane su Rai1. 

Le parole di Camilla e Matteo

  Nei loro racconti emerge una donna affettuosa, brillante, capace di un amore travolgente fino agli ultimi momenti, lontano dai riflettori ma vicino alle persone che considerava casa. "Ci ha insegnato a essere un po' artisti anche nella vita, nell'essere un po' in equilibrio tra i controsensi e a essere autoironici", ha detto Camilla.

Ricordi di una nonna speciale

 Nei racconti di Camilla e Matteo emerge una presenza costante, mai distante nonostante gli impegni e gli anni trascorsi tra palchi, tournée e sale di registrazione. Una nonna capace di trasformare ogni incontro in un momento unico, di ascoltare con attenzione e di ricordare ogni dettaglio delle loro giornate. Il suo modo di esserci, raccontano, era semplice ma pieno: telefonate frequenti, inviti improvvisi, curiosità autentica verso le loro scelte di vita. “

L’amore “fino all’ultimo momento”

 Nel loro racconto c’è un filo che ritorna: la capacità di Ornella Vanoni di amare senza misura. “È stata in grado di regalare amore fino all’ultimo momento, se n’è andata con grande stile e dolcezza, come solo lei poteva fare”, ha detto Camilla, ricordando gli ultimi giorni trascorsi insieme.
Matteo ha rievocato l’ultimo abbraccio con emozione: “Mi ha detto che era molto fiera di me, dell’uomo che stavo diventando e questo mi ha riempito il cuore di gioia”. Parole che racchiudono un passaggio di testimone affettivo, una vicinanza che va oltre la morte e che continuerà a vivere nei gesti e nei ricordi.

Ironia, libertà e quei piccoli rituali quotidiani

 Tra gli aneddoti più vividi, i nipoti ricordano il suo rapporto con il cibo e con le tentazioni da tavola: “Si diceva sempre a dieta ma non riusciva a trattenersi davanti a un bel bicchierone di vino bianco e un pezzo di formaggio”, ha rivelato Matteo con un sorriso affettuoso.
C’era poi un tratto distintivo che apparteneva solo a lei: la spontaneità. Amava abbracciare anche persone sconosciute, un gesto istintivo che raccontava la sua voglia di contatto, di calore umano, di libertà. “Io l’ultimo abbraccio non lo ricordo, ma gliene avrei voluto dare un altro ancora sicuramente”, ha confessato Camilla, lasciando trasparire un’emozione che ancora brucia.

L’eredità artistica e umana

 Oltre al ricordo privato, resta una figura che ha segnato la cultura italiana con un percorso unico nel suo genere. Con oltre settant’anni di attività, Ornella Vanoni è stata una delle voci più eleganti e riconoscibili del panorama musicale, capace di attraversare stagioni, generazioni e linguaggi diversi senza perdere autenticità.
Artista amatissima anche all’estero, ha portato la sua sensibilità su palchi internazionali e ha attraversato cinema, teatro e televisione con naturalezza. La sua ironia, talvolta tagliente, la rendeva ancora più umana, una donna che non ha mai nascosto contraddizioni e fragilità, trasformandole in arte.

Un vuoto che profuma di gratitudine

 La sua famiglia la ricorda così: una donna che sapeva ridere di sé, affrontare la vita con leggerezza e generosità, contagiare chiunque con la sua presenza. Per il pubblico, resta un patrimonio di canzoni, racconti, interviste e memorie che continueranno a vivere.
Per i nipoti, invece, Ornella Vanoni non è solo la grande artista che il Paese saluta: è la nonna che non dimenticava un dettaglio, che sapeva tenere insieme dolcezza e character, che continuava a sorprendere anche nei gesti più semplici. È da lì che nasce il vuoto, ed è da lì che nascerà anche la gratitudine.