CADUTO DA UN BALCONE

Per la morte di Liam Payne ci sono cinque accusati: tra loro uno dei suoi amici più cari

L'accusa per l'uomo sarebbe di omicidio colposo "per aver fornito narcotici" alla star degli One Direction. Altre due persone sarebbero state trattenute in custodia cautelare

30 Dic 2024 - 17:56
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Sviluppi nelle indagini sulla morte di Liam Payne, caduto dal balcone di un hotel a Buenos Aires lo scorso 16 ottobre. Stando all'autorevole quotidiano argentino Infobae ci sarebbero infatti cinque accusati, tra i quali uno degli amici più cari della star degli One Direction Rogelio "Roger" Nores. Altre due persone farebbero parte dello staff dell'hotel e sarebbero state trattenute in custodia cautelare.

I cinque accusati

Secondo i rapporti l'uomo sarebbe accusato di "omicidio colposo" insieme ai due direttori dell'hotel CasaSur Palermo di Buenos Aires, dove il cantante britannico alloggiava, Gilda Martín e Esteban Grassi, mentre le altre due persone farebbero parte dello staff dell'hotel e sarebbero state trattenute in custodia cautelare. Si tratta di Braian Paiz, un cameriere che ha ammesso di aver fatto uso di droghe, compresa la cocaina, con il cantante, e che è stato accusato di aver fornito stupefacenti a pagamento e Ezequiel Pereyra, dipendente di CasaSur. Ambedue gli impiegati dell'hotel avrebbe fatto da intermediari tanto con le prostitute come con il dealer e sarebbero accusati di spaccio di droga, accusa che potrebbe portare a una pena detentiva fino a 15 anni. 
 

L'amico argentino

 Roger Nores, stando al rapporto della polizia, avrebbe lasciato l'hotel un'ora prima che Liam cadesse e morisse, non sarebbe in custodia, ma secondo quanto riferito, gli sarebbe stato vietato di lasciare l'Argentina. Il facoltoso e giovane imprenditore argentino era stato iscritto nel registro degli indagati con l'imputazione di "abbandono di persona" e "istigazione al suicidio". 

L'uomo era legato a Payne da una relazione di amicizia, che alcune testate definiscono anche di tipo "intimo" e diverse testimonianze raccolte dagli inquirenti coincidono nell'affermare che è stato tra le ultime persone che hanno visto con vita il cantante. Sarebbe stato lui infatti a intercedere con le due prostitute che hanno trascorso con Payne le ore precedenti la morte e che, la mattina del 16 ottobre, reclamavano di essere pagate nella hall dell'hotel di fronte a diversi testimoni. Secondo la magistratura l'imprenditore sarebbe responsabile di aver poi abbandonato al suo destino l'amico, già visibilmente alterato dal consumo di sostanze stupefacenti. 

Dai rapporti si evince anche che uno psichiatra aveva inviato un'e-mail a Nores per informarlo che era "impossibile" continuare a sostenere Liam con la sua salute mentale e per avvertire dei rischi associati alla miscelazione di antidepressivi e alcol.

L'uomo d'affari ha sempre smentito le accuse di aver abbandonato il suo amico prima della sua morte sostenendo di essere il manager "de facto" di Liam. Il mese scorso ha dichiarato: "Non ho mai abbandonato Liam, sono andato al suo hotel tre volte quel giorno e me ne sono andato 40 minuti prima che ciò accadesse. C'erano più di 15 persone nella hall dell'hotel che chiacchieravano e scherzavano con lui quando me ne sono andato e non avrei mai immaginato che sarebbe accaduta una cosa del genere".

La morte di Liam Payne

  La star degli One Direction è morta il 16 ottobre dopo essere caduta dal balcone del terzo piano dell'hotel CasaSur Palermo a Buenos Aires, in Argentina. Aveva solo 31 anni e aveva un figlio piccolo, Bear, con Cheryl Cole. 
La sua morte ha scioccato il mondo e ha sollevato dubbi su quali siano state le reali cause della caduta. La sua stanza è stata trovata semi distrutta e subito la polizia ha avviato un'indagine ad ampio raggio sulla sua morte.
 

La ricostruzione dei fatti

   Il 16 ottobre, pochi minuti prima che trovassero il corpo, il direttore dell'hotel Casa Sur, Esteban Grassi, chiamò la polizia dicendo che un ospite aveva fatto un casino nella stanza: "Ha esagerato con droga e alcol, abbiamo paura che possa farsi male". L'uomo aveva riferito all apolizia che Liam avesse chiamato "insistentemente" per chiedere alcolici e dove poteva trovare della cocaina, presumibilmente insultando un membro dello staff che gli aveva detto di no poterlo aiutare.

Poco dopo, una donna che lavora vicino all'hotel sentì una sirena e scese a vedere cosa stava succedendo. Lì, una sua collega parlò con una massaggiatrice dell'hotel che le disse che c'era un uomo molto violento, fatto di droghe e in crisi psicotica. Poi, pochi minuti dopo, videro una tenda rossa nel cortile interno.

La camera d'albergo distrutta

   Secondo il rapporto della polizia, la stanza era in completo caos: oggetti rotti, il televisore esploso, fogli di alluminio, cera di candele, lattine e un sacco di medicinali tra cui clonazepam, energizzanti e altri farmaci. Inoltre, hanno raccolto campioni di polvere bianca da analizzare in laboratorio. Il primo risultato dell'autopsia ha confermato che Payne è morto per diversi traumi ed emorragie, sia interne che esterne, compatibili con una caduta durante la quale non ha neanche cercato di proteggersi. Questo fa pensare che fosse incosciente al momento della caduta. I risultati degli esami tossicologici hanno escluso la presunta presenza di tracce di cocaina nel corpo del cantante. 

 

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