Con brani tra i più amati, dalla title track a "Ticket to Ride" e "Yesterday", il disco fu il primo in stereofonia e segnò l'inizio della maturità per il quartetto di Liverpool
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Usciva il 6 agosto 1965 "Help!", quinto album dei Beatles avrebbe rappresentato uno snodo cruciale nella carriera del quartetto di Liverpool. Il disco contiene almeno quattro canzoni entrate di diritto tra le più celebri e amate della band, la title track, "Ticket to Ride", "You've Got to Hide Your Love Away" e soprattutto "Yesterday". Ma soprattutto rappresenta il passaggio a una più compiuta maturità compositiva nonché il primo lavoro a essere realizzato, grazie agli accorgimenti di George Martin in fase di produzione, in stereofonia.
Così come era avvenuto per "Hard Day's Night", uscito due anni prima, l'album era stato concepito come colonna sonora del film omonimo. La facciata A infatti contiene le sette canzoni utilizzate per il film di Richard Lester (che in Italia, come il disco, uscì con il titolo "Aiuto!"). Film che aveva avuto la sua premiere mondiale al London Pavilion il 29 luglio dello stesso anno alla presenza della Principessa Margaret, della Contessa e del Duca di Snowdon.
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Per ammissione di Lennon, in "Help!" si fa sentire l'influenza di Bob Dylan e si respirano anche gli influssi della scena rock british che cominciava ad allargare i propri orizzonti musicali. Nella canzone che dà il titolo all'album Lennon esprime tutto il suo disagio e lo smarrimento di fronte alle pressioni la Beatlemania esplosa in quegli anni e per il suo matrimonio con Cynthia Powell che stava entrando in crisi (Yoko Ono era ancora lontana sull'orizzonte). "Yesterday" è sicuramente il titolo più celebre dell'album. Un piccolo gioiello sognato da Paul McMcartney che un mattino si svegliò con il brano in testa così chiaro da lasciarlo convinto che fosse stato scritto da un altro. Con l'accordo di John, George e Ringo la canzone fu registrata dal solo Paul, mentre George Martin ebbe l'idea di aggiungere un quartetto d'archi.
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Porta la firma di John Lennon invece "You've Got To Hide Your Love Away". Si tratta del primo brano interamente acustico registrato dai Beatles e il testo allude a un amore extra coniugale anche se secondo Tony Bramwell, vecchio amico della band nonché loro tour manager, parlerebbe in realtà della mai accertata relazione omosessuale con Brian Epstein, il manager del gruppo. Sempre di Lennon è "Ticket To Ride", dove il gruppo si lancia davvero in avanti, con scenari protopsichedelici, che avrebbero trovato sviluppi molto più compiuti negli anni a venire, e un superamento del classico formato dei tre minuti. Anche in questo caso il testo si presta a più interpretazioni, perché se la versione ufficiale parla di un riferimento alle vacanze che John e Paul facevano in autostop da adolescenti nell'isola di Wight altri vedono in quel "Ticket to Ride" il modo in cui Lennon chiamava il certificato che attestava che non fossero affette da malattie veneree che le autorità di Amburgo chiedevano alle prostitute per esercitare la professione.
"Help!" contiene anche due brani composti da George Harrison, "I Need You" e "You Like Me Too Much", che pur non indimenticabili da un punto di vista musicale restano interessanti perché entrambi dedicati a Pattie Boyd, che sarebbe diventata poi sua moglie prima di sposare poi Eric Clapton, che era il suo migliore amico (e che le avrebbe dedicato "Layla"). Nell'album compaiono ancora due cover, "Act Naturally", cantata da Ringo Starr, e "Dizzy Miss Lizzy", uno standard rock'n'roll scritto da Larry Williams che faceva parte da tempo del repertorio live della band.