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i protagonisti

Concerto del Primo Maggio tra appelli contro la guerra, per il lavoro e la Palestina

In 100mila in Piazza San Giovanni a Roma. Noemi, Ermal Meta e Big Mama padroni di casa

02 Mag 2025 - 10:22
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"Chi va a lavorare deve avere la certezza di tornare a casa, la missione per cui ci battiamo questa è proprio questa". Ermal Meta, uno dei conduttori del Concertone del Primo Maggio a Roma con Noemi e BigMama, ha aperto l'evento ricordando il tema scelto per l'edizione di quest'anno. Se si esclude l'inizio con le note di “Bella ciao” cantata da Leo Gassmann, cenni di messaggi politici sul palco iniziano ad apparire con Dente che ha sfoggiato una maglietta con la scritta: "Fate l’amore non la guerra, si sta meglio a letto che sotto terra". Ma il momento autenticamente "politico" è arrivato con i Patagarri che al termine di "Hava Nagila" cantano al ritmo coinvolgente di musica gitana "Free Paletsinje, Palestina libera!". 

Brunori Sas è stato ironico sul palco di piazza San Giovanni e dopo essersi esibito con la canzone "La ghigliottina", prima di passare al brano successivo, "Al di là dell'amore", si è rivolto al pubblico: "Popolo del 1° maggio, fatemi sentire un urlo", e poi "di più, di meno, così così". "Quanto mi piace ultimamente fare il tiranno e aizzare il popolo. Lo so, sono in controtendenza, è un momento di grande democrazia, di pace, di apertura da parte del mondo. Ma noi vogliamo andare contro e abbiamo scritto una canzone contro la pace, contro chi vuole portare avanti i diritti dei lavoratori, perché è un momento di troppa pace, troppi diritti dei lavoratori, troppa democrazia", ha detto sarcastico il cantautore.

Esordio su questo palco per Elodie: "Sono felicissima di essere qui, è la prima volta che vivo il 1° maggio qua sul palco ma ne ho fatti tantissimi da spettatrice come voi e mi è sempre piaciuto perché è la casa dei diritti. Questa festa ci ricorda sempre che i diritti sono di tutti o sono privilegi. Proviamo a non dimenticarlo mai e a ribadirlo più forte che possiamo. Buon primo maggio a tutti". Piccolo incidente tecnico per Ghali. Durante l'esecuzione del brano Casa mia, il microfono si è spento lasciando il cantante in silenzio, ma la base con il playback è andata avanti al posto suo: "Senza cuffie vi sento di più, senza microfono ancora di più". Durante la sua esibizione sulle note di "Casa mia", il pubblico ha srotolato una bandiera per il sì al prossimo referendum dell'8 e 9 giugno che propone cinque quesiti su lavoro e cittadinanza. Ghali, nato in Italia da genitori tunisini e diventato cittadino italiano solo al compimento dei 18 anni, si era impegnato per ottenere il referendum. Oltre a licenziamenti, durata dei contratti e sicurezza sul lavoro, l'ultimo referendum è sul dimezzamento dei tempi di residenza in Italia da 10 a 5 anni per la richiesta della cittadinanza italiana.

Gabry Ponte, tra fuochi sul palco e pubblico scatenato, ha poi chiuso il Concertone con un dj set che ha incluso "Tutta L'Italia", il brano con il quale concorre all'Eurovision Song Contest per San Marino, poi "Blu" e "Thunder".

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