Il rapper canadese ha intentato un'azione legale contro la casa discografica, che cura gli interessi di entrambi gli artisti
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La faida tra Drake e Kendrick Lamar è tutt'altro che finita. E se finora la battaglia si era svolta a suon di beat al vetriolo, come vuole la più autentica tradizione nel mondo hip hop, adesso il rapper canadese ha sferrato un colpo sul piano legale accusando Universal di aver "gonfiato" gli ascolti del brano del suo contendente "Not Like Us" e intentando una vera e propria azione legale contro la major, che segue gli interessi di entrambi i rapper.
Il dissing tra i due giganti del rap, che va avanti da almeno un decennio, ma che si è inasprito la scorsa primavera, sembrava essersi concluso con un 1:0 per Kendrick Lamar, che proprio con la sua "Not Like Us", uscita a maggio 2024, ha raggiunto i 200mila ascolti su Spotify più in fretta di qualsiasi altra canzone, scalzando “God’s Plan”, brano di Drake che deteneva il primato. E non solo. "Not Like Us" stato anche il brano rap a totalizzare il maggior numero di ascolti al day one: 12.9 milioni contro i 12.4 di “Girls Want Girls”. Il brano ha conquistato il primo posto nella classifica Hot 100 di Billboard ed è valso a Kendrick numerose nomination ai Grammy per il prossimo anno.
Secondo l'azione legale intentata da Drake, Universal Music Group e Spotify avrebbero cospirato per aumentare illegittimamente la popolarità di "Not Like Us" di Kendrick Lamar, con la quale il rapper di Compton fa pesanti riferimenti sulla famiglia di Drake, tra figli non riconosciuti e accuse di pedofilia (nell'ultima traccia lo definisce "Certified Lover Boy / Certified Pedophile").
L'istanza legale presentata lunedì dalla società di Drake, la Frozen Moments LLC , al tribunale di New York, mira a dimostrare che Universal abbia "pompato" la popolarità suSpotify e su altri servizi di streaming del brano diss di Lamar e chiede la divulgazione delle informazioni che potrebbero costituire una prova in una potenziale causa contro Umg.
Nelle accuse, che la UMG definisce "offensive e false", si afferma che la UMG "ha lanciato una campagna per manipolare e saturare i servizi di streaming e le onde radio con una canzone, 'Not Like Us', al fine di renderla virale, anche utilizzando 'bot' e accordi pay-to-play." Si afferma inoltre che la società e Spotify "hanno un rapporto d'affari simbiotico di lunga data" e sostiene che UMG abbia offerto tariffe di licenza speciali a Spotify per la canzone.
Nel documento si legge inoltre che la UMG avrebbe licenziato i dipendenti ritenuti fedeli a Drake "nell'apparente tentativo di nascondere i suoi piani".
Universal Music Group ha affermato, in una dichiarazione in risposta che "l'ipotesi secondo cui la UMG farebbe qualsiasi cosa per indebolire uno qualsiasi dei suoi artisti è offensiva e falsa. "Impieghiamo le più elevate pratiche etiche nelle nostre campagne di marketing e promozionali. Nessuna quantità di argomenti legali inventati e assurdi in questa presentazione pre-azione può mascherare il fatto che i fan scelgono la musica che vogliono ascoltare."
I rappresentanti di Spotify hanno rifiutato commenti immediati, ma in una dichiarazione su un caso precedente la società ha affermato che "investe molto in revisioni automatizzate e manuali per prevenire, rilevare e mitigare l'impatto dello streaming artificiale sulla nostra piattaforma" e in dichiarazioni pubbliche più ampie ha affermato ha fatto di tutto per mitigare gli effetti dei cattivi attori sui numeri di streaming e sulle royalties.
La faida tra Drake, rapper e cantante canadese di 38 anni e cinque volte vincitore del Grammy; e Kendrick Lamar, un 37enne vincitore del Premio Pulitzer che sarà il protagonista del prossimo intervallo del Super Bowl, è tra le più eclatanti dell'hip-hop degli ultimi anni, con due delle più grandi star del genere al centro.
Drake e Lamar hanno collaborato in più occasione nel corso di un decennio, ma il rapper di Compton ha iniziato a colpire pubblicamente il collega canadese a partire dal 2013. La lotta si è intensificata vertiginosamente all'inizio di quest'anno.
Quello che è certo è che sembra essere stato raggiunto il punto di non ritorno. Con "Meet the Grahams" ma soprattutto con l'ultima "Not Like Us", Kendrick ha puntato dritto sui gusti sessuali di Drake, al quale piacerebbero le donne giovani, tanto giovani da essere assimilato a un pedofilo. E tanto perché i versi abbiano una corrispondenza anche grafica, la copertina del singolo raffigura la villa di Drake come apparirebbe su una mappa dei reati sessuali.
In un'altra strofa Kendrick prevede che Drake avrà diversi problemi con la scena della West Coast a causa del suo uso dell'intelligenza artificiale per replicare la voce di 2Pac nel suo brano "Taylor Made Freestyle", brano rimosso dal web proprio a causa del suo utilizzo controverso dell'IA. Kendrick ha attaccato poi Drake mettendo in discussione la sua "blackness", un tema su cui aveva già attaccato nei pezzi precedenti. E se in "Euphoria" aveva puntato sul non sentirsi abbastanza nero del rapper canadese (figlio di una coppia interrazziale), a questo giro gli dà dello schiavista e del "fottuto colonizzatore" per il modo in cui controlla alcuni rapper accusandolo poi di "correre ad Atlanta" quando gli servono soldi.