I giganti dell'industria dell'intrattenimento hanno trascinato in tribunale Midjourney per violazione di copyright
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I colossi dell'intrattenimento Disney e Universal hanno avviato una causa per violazione del copyright contro l'azienda di intelligenza artificiale Midjourney, definendo il generatore di immagini un "pozzo senza fondo di plagio". Si tratta della prima grande battaglia legale tra gli studi di Hollywood e un'azienda di intelligenza artificiale, ma non l'unica. La causa arriva infatti dopo altre azioni legali intentate da artisti indipendenti contro la Midjourney e altri produttori di IA generativa per l'uso non autorizzato delle loro opere creative.
Disney (che sta lavorando a nuovi progetti per il 2026) e Universal accusano Midjourney, con sede a San Francisco, di aver piratato i loro archivi e di aver creato "innumerevoli" copie di personaggi iconici, tra cui Darth Vader di "Star Wars", Elsa di "Frozen" e i Minion di "Cattivissimo me", senza alcuna autorizzazione. "Midjourney è un pozzo senza fondo di plagio. La pirateria è pirateria e il fatto che un'immagine o un video in violazione sia realizzato con l'intelligenza artificiale o un'altra tecnologia non lo rende meno illecito", affermano le società nella denuncia. La causa, presentata al tribunale distrettuale federale di Los Angeles, sostiene che l'azienda abbia utilizzato le opere degli studi per addestrare il suo servizio di generazione di immagini, producendo riproduzioni di alta qualità di personaggi emblematici.
Nella denuncia si evidenzia come l'azienda abbia generato 300 milioni di dollari di fatturato lo scorso anno attraverso abbonamenti a pagamento. La causa include ampie prove visive della presunta violazione, mostrando immagini generate dall'intelligenza artificiale di personaggi come Yoda con una spada laser, Bart Simpson su uno skateboard, Groot della Disney da "Guardiani della Galassia" e Shrek della Universal. Le aziende hanno quindi chiesto un risarcimento monetario non specificato e un'ingiunzione preliminare per fermare Midjourney dal copiare le loro opere o dall'offrire i suoi servizi senza la protezione del copyright.
In passato il CEO di Midjourney David Holz aveva descritto il suo servizio di creazione di immagini come "una sorta di motore di ricerca" che raccoglie un'ampia gamma di immagini prese da Internet. "Una persona può guardare la foto di qualcun altro e imparare da essa e creare un'immagine simile?", si era chiesto Holz. "Ovviamente, è permesso alle persone e se non lo fosse, distruggerebbe l'intera industria dell'arte a livello professionale e probabilmente anche a livello non professionale. Nella misura in cui le IA imparano come le persone, è più o meno la stessa cosa. Se le immagini vengono fuori in modo diverso, allora mi sembra che vada bene".