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Cannes 78, parata di stelle: dal cast del film di Wes Anderson a Nicole Kidman e Isabelle Huppert

Il regista americano in Concorso con "La Trama Fenicia", l'attrice hollywoodiana premiata con il Women in action 2025

19 Mag 2025 - 10:17
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A Cannes 78 Wes Anderson porta un autobus di divi al Montèe des Marches. Il suo cinema-teatro d'avventura con "La Trama Fenicia" e il thriller nella Brasile degli anni 70 "L'agente segreto" del brasiliano Kleber Mendonça Filho sono stati i due film in Concorso. Fuori Concorso "La donna più ricca del mondo" con Isabelle Huppert protagonista, mentre la divina del giorno è Nicole Kidman, premiata con il Women in action 2025 e onorata di un gala con il gotha di Cannes.

Cannes 78, parata di star per Wes Anderson | le dive Nicole Kidman e Isabelle Huppert

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L'all-star cast di Wes Anderson

 Sul tappeto rosso il cast XXL del dandy Anderson: il protagonista Benicio Del Toro, Mia Threapleton (la figlia di Kate Winslet) che è la rivelazione de "La Trama Fenicia", Bill Murray, Benedict Cumberbacht, Charlotte Gainsbourg, Michael Cera e poi ancora la costumista italiana premio Oscar Milena Canonero e il musicista Alexander Desplat. Assenti come previsto Tom Hanks e soprattutto Scarlett Johansson che si dedicherà nei prossimi giorni alla presentazione del suo primo film da regista Eleonor the Great. Alla premiere tra i tanti Claude Lelouch, Carla Bruni, Edward Norton, Shia LaBeouf. "La Trama Fenicia" in sala in Italia con Universal dal 28 maggio, racconta con il solito gusto dell'assurdo e la messa in scena estetizzante le stravaganti disavventure di Zsa-zsa Korda (Benicio Del Toro), un magnate ricercato dalle potenze mondiali, che sopravvive a micidiali incidenti aerei ma al cuore del film c'è il rapporto padre-figlia tutto da recuperare. Lei è Liesl (Mia Threapleton), novizia, che il padre nomina ereditiera di tutto e che vuole accanto come mai nella vita vagabonda di prima.

In Concorso l'unico film sudamericano

 Nella corsa alla Palma è sceso anche "L'Agente Segreto" du Mendonça Filho, unico film sudamericano in concorso quest'anno. Ambientato a Recife nel 1977, in piena dittatura militare brasiliana, segue la caccia a un uomo (Wagner Maura) che si è rivelato incorruttibile e per questo da eliminare. Nulla a che vedere con "Io sono ancora qui" di Walter Salles, la politica è sullo sfondo nella comunità di rifugiati accolti dalla vispissima anziana donna Sebastiana ma piuttosto un affresco, con salsa splatter, di un paese dalle armi facili e dove la rete di aiuti clandestini è in pericolo ma pur sempre decisiva. C'è una storia familiare dentro il thriller perchè l'uomo misterioso è sulle tracce del figlio piccolo e di sua madre. Sul red carpet per loro musica brasiliana dal vivo e danze.

Le dive Nicole Kidman e Isabelle Huppert

  Di empowerment femminile ha parlato Nicole Kidman, sottolineando "il buon numero di registe, sette su 22, in concorso, con alcuni nomi nuovi che è bello far conoscere come Masha Schilinski di Sound of Falling di cui mi dicono meraviglie". L'attrice hollywodiana ha rinnovato il suo personale impegno al cinema femminile. Nel 2010 ha fondato la Blossom Films con la missione di finanziare registe. Finora sono stati 27 i lavori. "Io continuerò a fare con decisione la mia parte che è prendersi rischi economici, imprenditoriali, attirare ottimi progetti, far lavorare talenti femminili. Questa è la mia chance. Produrre è la mia salvezza". Si era impegnata otto anni fa a collaborare con una regista ogni 18 mesi, all'epoca, c'era "una tale disparità" tra registi uomini e donne e la sfida l'ha vinta, "ora bisogna fare ancora di più".

Nel vorticare di presenze sul red carpet e stretta tra star americane presenti e future, come Nicole Kidman o Jennifer Lawrence, si fa largo stasera la figura minuta di Isabelle Huppert e per i francesi è come se sventolasse la bandiera e ristabilisse il primato europeo della kermesse. Huppert è sempre una "regina" e quest'anno porta a Cannes un film che, in qualche modo, mette il suo personaggio, al di sopra della mischia e farà certamente parlare a lungo. Protagonista de "La donna più ricca del mondo", il film di Thierry Klifa è Marianne Farrère, multimiliardaria, dura, potente e spietata. Fino al giorno in cui perde la testa per un fotografo e scrittore che diventa la nuova ragione della sua vita. Gentile e disponibile, ma interessato e intraprendente, l'uomo mette il naso in affari di famiglia che non dovrebbe conoscere e intanto, il denaro dell'azienda scorre a fiumi. Si potrebbe raccontare questa storia come una fiaba moderna senza lieto fine ma, almeno per i francesi, la vicenda ha un'eco molto riconoscibile: anche nell'aspetto fisico Marianne/Isabelle ricorda da vicino Liliane Bettencourt, la leggendaria proprietaria di L'Oréal, trascinata in una causa feroce con sua figlia che accusava madre il fidanzato di circonvenzione della madre e ne chiedeva il controllo giudiziario. Per anni la stampa si è appassionata a questa storia da "teste coronate" della finanza, finché madre e figlia hanno trovato un accordo.

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